L’undicesima edizione de La Guarimba International Film Festival ha riportato il cinema alla gente e la gente al cinema, motto che da sempre accompagna La Guarimba, tramite la proiezione di fiction, animazioni, documentari, videoclip, e corti sperimentali nella categoria Insomnia, senza farsi mancare incontri e laboratori, anche dedicati ai bambini. «Nonostante il cambio di location, La Guarimba ha avuto anche per l’undicesima edizione una grandissima risposta dal pubblico. Bambini, giovani e adulti hanno riempito ogni sera il Terrenito, mostrando grande interesse per le proiezioni e nei riguardi della possibilità di godere del cinema all’aperto sotto le stelle in modo collettivo in un luogo in cui il cinema non esiste, azione che diventa così un vero e proprio atto sociale» dichiara Giulio Vita, direttore artistico del festival. Grandissima partecipazione per l’ultima serata del festival il 12 agosto, partita alle 21:00 con le proiezioni di Storie dall’Iran, la sezione dedicata ai registi che danno voce al proprio popolo nel regime, per poi proseguire con la visione del film 10 anni di Guarimba, un omaggio da parte di Felipe Aznar realizzato durante lo scorso anno per festeggiare il primo decennio del festival. La premiazioneLa giuria era composta dall’animatore e illustratore colombiano Santiago Pérez Rodríguez e dalle due animatrici ungheresi Zsuzsanna Kreif e Borcsa Zétényi, registi che hanno partecipato alle precedenti edizioni. «Siamo felici di essere stati nuovamente ad Amantea, dove si sente l’impegno per la realizzazione del festival, al quale partecipa anche tutta la comunità» sono state le parole dei registi. Il premio Fiction è andato al corto Our males and females, del regista giordano Ahmad Alyaseer, con menzione speciale al film congolese Mulika, di Maisha Maene, mentre per la sezione Documentario ad essere premiati sono stati Darragh Amelia, Gertrude Malizana, Jesse Gerard Mpango, Cece Mlay della Tanzania, con Apostles of cinema. Miglior corto d’animazione è stato proclamato My year of dicks della regista islandese Sara Gunnarsdottir, e per il miglior video musicale si è aggiudicato il premio Chasseur chassé, diretto da Lolita Lo Peso e Gabriel Wéber per l’artista Iñigo Montoya. Infine per la sessione Insomnia dei corti sperimentali, ad essere proclamato vincitore Amo del regista francese Emmanuel Gras. Anche per l’edizione 2023, La Guarimba ha dedicato il premio del pubblico a Vitaliano Camarca, il giornalista e scrittore che nel 1964 portò per primo il cinema ad Amantea, proprio nell’Arena Sicoli che fu scelta nel 2013 per la prima edizione del festival dei cortometraggi.Il premio è andato al corto irlandese An irish goodbye. Il premio Guarimberos, assegnato dai tecnici e programmatori della Guarimba è andato a Romeo, film spagnolo di Sara Cortijo, mentre il premio Nonnina, assegnato dall’energica nonna del direttore artistico presente a tutte le visioni fin dalla prima edizione, è andato al film austriaco The other side of the street di Kálmán Nagy. Infine la regista boliviana Matisse Gonzales, si è aggiudicata con It was a rock that looked like someone, il premio Grotta dei piccoli, la cui giuria era formata da bambini e bambine.«Ci eravamo lasciati dicendo che non sapevamo se saremmo tornati a fare cinema al Parco della Grotta, ma lo abbiamo fatto altrove, qui al Terrenito. Perché La Guarimba non è un posto fisico – conclude Giulio Vita – ma è fatto di incontri e di persone, e anche se i governi passano La Guarimba rimane».Anche per quest’anno 15 illustratori internazionali sono stati invitati a realizzare una loro versione del poster del festival per la mostra Artists For La Guarimba curata da Valeria Weerasinghe, interpretandolo nel loro stile e nella loro lingua, le cui locandine sono state esposte al pubblico in uno spazio dedicato all’interno del Terrenito. I poster sono stati realizzati da: Mikel Murillo (Spagna, autore della locandina ufficiale), Carlos Luis Sánchez Becerra (Venezuela), Matteo Dang (Italia), Kelly Schiesswohl (Stati Uniti), Margaux Bigou (Tahiti), Vishnu M Nair (India), Sacha Beeley (Regno Unito), Ngadi Smart (Sierra Leone), Des Skordillis (Australia), Santiago Pérez (Colombia), Antonella Pastén (Cile), Yaka Hara (Giappone), Khoren Matevosyan (Armenia), Liana Raberanto (Madagascar) e Mikkel Sommer (Danimarca).L’illustratore Santiago Pérez Rodríguez ha realizzato inoltre un murale all’interno degli studi del Terrenito.L’undicesima edizione de La Guarimba International Film Festival è stata realizzata grazie al sostegno della Fondazione Calabria Film Commission e del Ministero della Cultura Italiano, dell’UNHCR, di GIPHY Artists, dell’Ambasciata del Canada, della Rappresentanza del Governo delle Fiandre in Italia, dell’Accademia d’Ungheria Roma, dell’Ambasciata dell’Israele, dell’Ambasciata della Germania, del Forum Austriaco di Cultura, dell’Istituto Polacco di Roma. Il festival si è svolto sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, il Patrocinio del Senato della Repubblica, della Provincia di Cosenza e del Touring Club Italiano. Da pochi giorni è arrivato anche il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.La Grotta dei PiccoliIn concomitanza con tutto il programma del festival si è svolto anche La Grotta dei Piccoli, uno spazio di cinema dedicato ai bambini realizzato in collaborazione con Unicef. Un programma di 100 corti, selezionati da Valeria Weerasinghe per celebrare la diversità, le emozioni, il legame con la natura e stimolare la creatività nei più giovani.I piccoli spettatori si sono trasformati anche in giuria: dopo le proiezioni hanno votato il loro film preferito, premiando quello più bello durante l’ultima serata. Ogni sera, nello spazio culturale aperto del Terrenito una sezione dedicata ai corti per bambini, alle 21.00, e una a quelli per giovani dalle 22.30, con opere provenienti da ogni angolo del mondo che hanno tenuto alta l’attenzione del pubblico per l’intera durata del festival. Ai bambini poi è stata dedicata una cura particolare: oltre che alla visione dei corti, i più piccoli hanno avuto la possibilità di partecipare al laboratorio L’angolo dei disegna-storie, mentre nella penultima giornata hanno incontrato i programmatori del festival.Non sono mancati i momenti insieme, tra pranzi, svago e tempo libero, che hanno dato la possibilità ai registi e agli artisti partecipanti di diventare, per sei giorni, una piccola-grande comunità.Le altre giornate del festivalNella prima giornata del 7 agosto si è svolta la pulizia della spiaggia da parte dei registi partecipanti, come prima attività, mentre nel pomeriggio grazie a Doodle Space si è svolto il laboratorio di disegno libero. E alle 20:30 il concerto di apertura dell’Orchestra di Fiati Mediterranea ha dato ufficialmente il via alla undicesima edizione del festival, con un tributo al compositore italo americano Henry Mancini, seguita dalla proiezione di apertura di “Rebuilding Ukraine”, documentario prodotto da UNHCR. Dalle 21:30 la proiezione dei corti per tutti, mentre alle 22:30 quelli per i maggiori di 14 anni – programma rispettato ogni sera – terminando con Insomnia, la visione di corti sperimentali da mezzanotte in poi.L’8 agosto i registi partecipanti hanno avuto la possibilità di conoscere Amantea e le sue particolarità grazie al tour nel centro storico, che li ha guidati a scoprire le bellezze della cittadina che da 11 anni ospita il festival.Durante la terza giornata, a partire dalle 10:30, si sono svolti tre incontri presso il Lido Azzurro per la sezione conferenze per l’industria:  Subtitling as filmmaker tool, durante il quale Marta Miquel Iriarte, coordinatrice di sottotitoli per La Guarimba, ha parlato dell’importanza che la traduzione e la sottotitolazione bilingue rivestono all’interno di corti e film, rispondendo anche alle domande dei registi; Creativity Pioneer, che ha visto intervenire Adama Sannek della Moleskine Foundation, il quale ha presentato i progetti italiani nominati dal Creativity Pioneers Fund; e Le Voci Calabresi, moderato da Andrea Coluccia di Creative Europe Desk Italy Media, con la presenza di Giampiero Calabrese e Luca Ardenti della Calabria Film Commission. Durante l’incontro sono intervenuti alcuni produttori calabresi che hanno preso parte al programma Media Talents: Luca Marino, Saverio Tavano, Alessandro Gordano, Matteo Russo, i quali hanno raccontato la propria esperienza.Il 10 agosto spazio alla creatività e alla fantasia con Creating Loops, un laboratorio per imparare a fare gif, attività supportata da Giphy Arts. E tra le novità più importanti di quest’anno la sezione dedicata al porno femminista a cura dell’artista veneziana Benedetta Panisson. Tre porno femministi, l’11 agosto, sono stati proiettati sulla spiaggia in una location segreta, per ribaltare gli stereotipi di un’industria tradizionalmente maschilista. A conclusione della penultima giornata di festival, il dj set caraibico dell’artista colombiana Guayaba, tra suoni afro-caraibici, cumbia, champeta, salsa e guaracha contaminati da ritmi elettronici, psichedelici e selvaggi.