25 anni di Cetraro Jazz nel segno di Ermanno.
È trascorso un quarto di secolo da quando nel 1999, con i ragazzi universitari dell’Associazione Sikelgaita, decidemmo di dar vita alla prima edizione del Cetraro Jazz trascinati dall’entusiasmo di Ermanno Del Trono, autentico precursore di quelle melodie musicali d’oltreoceano che tra i primi in Calabria introdusse anche nella nostra regione questo genere musicale. Furono due prime edizioni davvero coinvolgenti, quella del ‘99 e del 2000. Poi, con la scomparsa di Ermanno e dopo un vuoto durato dieci anni, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cetraro riprese nel 2010 e fino al 2021, anche in segno di gratitudine verso il suo ideatore, quella proficua tradizione musicale in joint venture con uno dei festival jazz più apprezzati in Italia, il Peperoncino Jazz Fest di Francesca Panebianco e Sergio Gimigliano, veri appassionati e conoscitori del settore.
Da due anni il Laboratorio di idee insieme alla Soc. Caster e con il sostegno della famiglia, ha inteso proseguire questa tradizione essenzialmente per non disperdere un patrimonio culturale che ha contribuito a cambiare in meglio il volto della nostra cittadina, aiutandola ad aprirsi ad un pubblico colto e raffinato, che si è fatto contaminare e ha a sua volta contaminato, i luoghi che hanno ospitato tutti i concerti. Anche quest’anno, seppur pervasi da un sentimento di tristezza, abbiamo ritenuto necessario tramandare il ricordo di Ermanno e di chi come lui si è speso disinteressatamente per la propria comunità ed organizzare la sedicesima edizione del festival grazie alla generosità di Francesca e Sergio che hanno voluto accollarsi gli oneri dell’organizzazione.
Lo faremo inoltre in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier che grazie alla programmazione del suo Presidente Domenico Pate, ha inteso promuovere la conoscenza del vasto patrimonio vitivinicolo calabrese con le degustazioni di alcuni vini di cantine regionali.
Vi aspettiamo lunedi 19 alle 22 presso i giardini di Palazzo Del Trono per il concerto di Roberto Musolino e per il suo omaggio a Ivano Fossati.