Di Mariarosaria Valente

“Ringraziamo tutti i presenti e in particolar modo gli espositori. Ci diamo appuntamento al prossimo anno per la nona edizione della fiera delle eccellenze calabresi”. Espressioni di profonda gratitudine quelle del presidente del circolo Acli “Giovanni Paolo II”, avv. Maria Donato, con le quali si è concluso l’evento di promozione e valorizzazione del vasto patrimonio enogastronomico regionale, tenutosi nel centro storico di Belvedere Marittimo Sabato 3 e Domenica 4 Agosto.

La giornata di ieri, ha visto protagonisti il senatore Fausto Orsomarso (che si è complimentato con le associazioni Acli per il loro impegno esprimendo ammirazione per quei giovani che “portano avanti le aziende di famiglia con entusiasmo”) e la biologa nutrizionista Maria Massimilla, nel convegno “Dieta Mediterranea e spreco alimentare”, tenutosi in Piazza G. Amellino alle ore 21:30. L’esposizione dei prodotti figli della nostra terra non si è però limitato al mero ambito agro alimentare, ma ha abbracciato anche l’oggigiorno richiestissimo settore della cosmetica hand made e dell’omeopatia. In merito alla fruizione di tali prodotti, a catturare il medio appassionato del Made in Italy per la cura del corpo, ci ha pensato l’azienda castiglionese “Malva” (dal nome dall’omonimo fiore), con l’esposizione di saponi solidi, (realizzati con calendula e olio extravergine di oliva), idrolati di rosa e lavanda (gli antichi antidoti all’insonnia), unguenti e oli essenziali quali cure antibiotiche per eccellenza, estratti dalle primizie floreali con il processo di essiccazione naturale che rende inalterato il colore del fiore e le sue proprietà organolettiche.

L’evento non si è esentato dalla promozione delle cooperative sociali, come la santadomenicana “Mettiamoci il punto”, la sartoria che con i suoi 15 membri si occupa di realizzare mirabilmente con ago e filo borse, portachiavi, centrini, scarpette per neonati, devolvendo l’intero ricavato alle donne vittime di violenza. Altri protagonisti del settore manifatturiero, il verbicarese Antonio Cirelli, le cui mani hanno abilmente realizzato (e continuano a realizzare) centinaia di “cannestri” (cestini) e la locale “Associazione Agorà”, il laboratorio di ceramica tradizionale e contemporanea. Tra le altre aziende, si menzionano “30 Nodi”, giovanissima per la tenera età dei produttori del loro tipico amaro; “Impieri e Sangineto” con a capo il belvederese Antonio Impieri, il quale ha deliziato i palati dei presenti con i pregiati salumi, frutto della trasformazione della carne dell’ allevamento di suini di sua proprietà; la mieleria acrese “Sposato”, che oltre ad esporre il miele in tutte le sue varie fasi di trasformazione, ha allestito con raffinato gusto di design il suo stand; la biofattoria “Costa Pisola” originaria di Viggiano e specializzata nella realizzazione di formaggio di capra dal sapore spiccatamente unico; l’azienda agricola “Barone” con il suo primosale, azienda agricola “Longobucco” la cui tipicità sta nella coltivazione di un fagiolo (chiamato “del monaco”) unico nella terre della Sila e dal colore misto tra il bianco e il violaceo; “Altamarea” ormeggio di barche e ristorante specializzata nella cucina a base di pesce, e il cui piatti tipico è il misto mare.

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