Di Mariarosaria Valente

BELVEDERE MARITTIMO– Sarebbe scontato dire “c’era da aspettarselo” quando le stesse aspettative travalicano il prevedibile; oltre l’arsura del clima, oltre i colpi di scena, gli additivi che hanno reso la serata, quella di ieri in Piazza Palmento, un insieme di storia, cultura ed emozioni miste a nostalgia e sprazzi di ilarità. Nell’incantevole atmosfera di borgo antico, tra le rovine dei palazzi che si erigono ai lati del palcoscenico, Luciano Miotto ha esibito la molteplicità dei suoi talenti che spaziano dal canto alla poesia; ma inosservata è risultato essere quella sua notevole vena drammatica che ha trasformato ad literam un semplice concerto di musica in un teatro d’opera buffa. “La mia vita si dipana come come un antico racconto avvolti in veli di mistero, passione e struggente nostalgia. Le canzoni che vi presenterò vi faranno capire questo intreccio”: è l’esordio di Miotto al suo racconto che non risparmia un divertentissimo colpo di scena vedente protagonista il suo violino, nonché tenore argentino Francisco Gonzalez, scendere la scalinata a destra del piazzale ed esibirsi tra il pubblico.

“Parlami d’amore Mariù”, frutto della penna dello stesso baritono Italo argentino, è essenzialmente una storia, la storia di un amore travagliato ma con un tenero lieto fine. Protagonista è Maria, una donna dai biondi capelli e penetranti occhi azzurri che attira sin da subito le attenzioni di un uomo nei locali del “Teatro alla Scala”. Preso dalla “luce che che emanava il suo essere”, oltre che alla perfezione dei suoi lineamenti, quest’ultimo decide di conquistarla e vi riuscirà proprio grazie al canto. Una narrazione nella quale le parole diventano emozioni incarnate su nelle note. La vocalità calda e fortemente espressiva di Miotto perfettamente fusasi all’eccellente suono del violino di Gonzalez hanno dato vita alle canzoni di Paolo Tosti e alle arie più famose del teatro italiano quali “Largo al factotum della citta” e “La Calunnia” del “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. Un programma di sala eterogeneo, riuscito perfettamente nell’intento di adeguarsi al gusto dell’ascoltatore medio. Il concerto è stato organizzato dal “Borgo della Sapienza” e presentato dalla responsabile alle pubbliche relazioni internazionali e referente della comunicazione del progetto “Pitagora Mundus”,Fabrizia Arcuri. Parole di gratitudine all’esibizione di Miotto e Gonzalez sono state espresse da parte di tutta l’amministrazione comunale rappresentata dall’assessore al turismo Marco Carrozzino a cui si è susseguito l’intervento del presidente dell’Is.Ca.Pi (Istituto Calabrese di Politiche Internazionale), Salvatore La Porta che – oltre ad anticipare gli eventi musicali della prossima settimana – ha esposto le sue intenzioni per una lunga e proficua collaborazione con i due lirici argentini.