Ieri mattina abbiamo ricevuto sulla casella del nostro sito una mail da parte di una coppia di ragazzi che ha scelto il santuario di Paola per celebrare il matrimonio.
Quello che è stato lamentato dalla coppia è la presunta richiesta di una tariffa fissa (500 euro in questo caso) per la celebrazione del sacramento.
“Quante volte vediamo che entrando in una chiesa ancora oggi c’è lì la lista dei prezzi: per il battesimo, la benedizione, le intenzioni per la messa. E il popolo si scandalizza”. Sono parole di Papa Francesco nell’omelia della messa alla Domus Santa Marta del 2014. “Le Chiese – ha scandito il Pontefice – non diventino mai case di affari, la redenzione di Gesù è sempre gratuita”. “Io penso – ha spiegato – allo scandalo che possiamo fare alla gente con il nostro atteggiamento, con le nostre abitudini non sacerdotali nel Tempio: lo scandalo del commercio, lo scandalo delle mondanità”.
C’è da dire che, dietro il presunto pagamento della presunta cifra richiesta, viene fornito dal Santuario sia l’addobbo floreale sia l’organista per la celebrazione.
Il Santuario di Paola avrebbe inoltre consegnato ai giovani un “contratto” (in allegato in fondo alla pagina). Quello che ci è subito saltato all’occhio è la quantità di regole (tutte dettate da prescrizioni ecclesiastiche/diocesiane) a cui si fa riferimento nel presunto “contratto”. Ad esempio, non è possibile effettuare “canti” diversi da quelli previsti oppure richiedere addobbi floreali non congruenti con la prassi.
Come mai la quanto indicato dal Papa, invece, sembra non essere stato preso in considerazione?
I futuri sposi dichiarano di aver chiesto se la cifra prevista è obbligatoria oppure è un offerta consigliata. La presunta risposta dell’interlocutore sarebbe che la tariffa è di 500 euro poiché il Santuario mette a disposizione tutto l’occorrente.
I giovani riportano anche di aver provato a dire di non volere il servizio fiori e l’organista previsto. La risposta del loro interlocutore sarebbe stata: Non si fanno eccezioni per nessuno.
Voi avete risconti in merito?