Di Francesca Lagatta

Il 1° giugno, nell’area dello stadio Tarsitano, verrà lanciata una sonda spaziale che raggiungerà la stratosfera all’interno di un pallone areostatico per portare a termine la missione MoCRiS (Measurement of Cosmic Ray in Stratosphere – Misurazione dei Raggi Cosmici nella Stratosfera). Il dispositivo, che raggiungerà il 35 km di altezza, sarà incaricato di compiere diversi esperimenti programmati dagli studenti del Liceo Scientifico di Cariati impegnati nell’alternanza scuola-lavoro. Lo riporta il sito di informazione locale, Marsili Notizie.

Il progetto

Durante gli esperimenti, gli studenti saranno affiancati dall’insegnante Domenico Liguori e da un pool di esperti dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Roma, rappresentato da Valerio Boccie da Francesco Iacoangeli, dell’Università di Glasgow (Scozia) e dell’azienda ABProject. Il progetto, per certi versi simile a quelli realizzati dalle più agenzie spaziali – come riporta ancora il sito – «prevede l’impiego di tecnologia d’avanguardia come il rilevatore di raggi cosmici, messo a punto dagli esperti dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che sarà utilizzato per il lancio». I raggi cosmici sono particelle energetiche provenienti dallo spazio esterno alle quali è esposta la Terra e qualunque altro corpo celeste. «Impattando con l’alta atmosfera – si legge ancora – producono uno sciame come una pioggia di tantissime particelle che arrivano sino al suolo». In sostanza, l’esperimento consisterà nell’inviare due rivelatori del tipoArduSiPM in stratosfera con un pallone sonda e un particolare filtro del tipoAerogel, utilizzato anche dalla Nasa, per la cattura di particelle micro meteoritiche. L’esperimento si suddivide in 4 fasi, 2 riguardanti i raggi cosmici, 2 la raccolta dei microframmenti di meteoriti. La sonda è stata progettata grazie all’aiuto degli esperti di ABProject di Antonino Brosio.

Un calabrese analizzerà le polveri

Un altro protagonista della giornata sarà un giovane ricercatore calabrese che attualmente lavora all’Università di Glasgow. Il suo compito sarà quello di analizzare le polveri di micrometeoriti al ritorno dalla sonda.

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