“Noi ci siamo come da 80 anni a questa parte.
Sarà difficile per tutti ripartire ma sappiamo di poter contare sulla fiducia con cui ci premiate tutti i giorni e cogliamo l’occasione per ringraziarvi degli attestati ricevuti.
Bene ha fatto il Ministro Dario Franceschini a ricordare nell’audizione di ieri che il cinema, il teatro, sono beni pubblici essenziali. Un qualcosa di irrinunciabile per la formazione dell’identità culturale dell’individuo e dei popoli. E ciò non è lettera morta:
Secondo la Legge italiana per il Cinema (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28 e successive modificazioni) e in attuazione degli articoli 21 e 33 della Costituzione, la Repubblica Italiana riconosce il cinema quale fondamentale mezzo di espressione artistica, di formazione culturale e di comunicazione sociale.
La foto esterna, senza persone a colorarne l’atmosfera con le loro voci e le loro emozioni, mette abbastanza angoscia.
Ma abbiamo il dovere di guardare avanti e credere che sia possibile un futuro migliore.
Ecco perché, in occasione dei David di Donatello i cinema di tutt’Italia hanno acceso le luci per qualche minuto”.