Dallo Strillone di Antonello Troya
“Stamattina 5 giugno mi sono recata all’ospedale di Cetraro per una visita odontoiatrica.
Ero con mio padre e mia figlia di 17 anni, per questo ho portato anche con me mio figlio di tre mesi appena, ma dalla fretta ho dimenticato l’acqua per fare il latte in polvere visto che non allatto. Arrivata all’ospedale dopo circa dieci minuti appena mio figlio a iniziato a piangere perché aveva fame visto che a casa si era addormentato e non aveva finito la poppata.
Quando mi sono accorta di non aver portato l’acqua non mi sono agitata più di tanto perché ero più che sicura che in pediatria non me l’avrebbero negata, visto che essendoci nascituri sicuramente ne sono provvisti. Mio figlio gridava mi sono recata in ostetricia e mi hanno mandato in pediatria e da li essere mandata fuori con il neonato che piangeva e pregandoli per un po’ d’acqua, quanto basta per fare mezza bottiglietta di biberon di latte, ho anche detto che gliela pagavo tanto fossi disperata, ma niente mi dicevano che non avevano acqua, sono dovuta andare via senza neanche farmi la visita odontoiatrica, grazie a gente senza cuore e rispetto per un neonato…e se davvero erano sprovvisti di acqua ancora cosa più grave…”