I Carabinieri della
compagnia di Corigliano Calabro, con l’ausilio dello
squadrone eliportato cacciatori di Vibo Valentia,
nella prima mattinata di oggi hanno tratto in arresto un
33enne, già noto alle forze dell’ordine, destinatario di
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal
Tribunale di Castrovillari, ufficio Gip per il reato di
violenza sessuale aggravata.

La misura scaturisce dalle indagini svolte dai militari della
Stazione di Corigliano Calabro Centro nell’ambito di un
procedimento penale instaurato presso la Procura della Repubblica di castrovillari. I
carabinieri, a seguito di una denuncia presentata da un quindicenne del luogo, hanno
constatato, dopo accertamenti medici ed attività info-investigativa, gli atti sessuali che
e stato costretto a subire da
un pastore già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo ha precedenti penali relativi a reati contro il patrimonio e la persona. L’uomo è stato
riconosciuto responsabile di violenza sessuale aggravata, per aver costretto il figlio minore
con piu azioni esecutive, mediante violenza e minaccia, con abuso di autorita, a subire atti
sessuali.

Il rintraccio e la cattura del pastore sono stati tutt’altro che agevoli, data la

particolare morfologia del territorio in cui l’uomo dimora. Da subito il malvivente si è reso
di fatto irreperibile, ma l’attività informativa posta in essere dalla locale Stazione, ha
permesso di stabilire che lo stesso si nascondesse presso una propria casa rurale nella
diroccata località Pomito, sita in cima ad un percorso collinare impervio e difficoltoso.
Proprio in ragione della posizione isolata e delle difficoltà morfologiche di accesso al luogo,
nel quale luomo è riuscito agevolmente ad occultarsi, è stato posto in essere un dispositivo
particolarmente rinforzato a cui hanno preso parte i militari della Compagnia di Corigliano
Calabro e i carabinieri cacciatori, specializzati in attività in tali ambienti. La cattura è
avvenuta grazie al mirato servizio di osservazione in cui i militari sono riusciti a
mimetizzarsi nella vegetazione circostante. Atteso pazientemente l’arrivo dell’obiettivo
presso il proprio terreno, l’uomo è stato sorpreso dall’azione dei militari che in breve sono
riusciti ad immobilizzarlo in sicurezza senza dargli possibilità di opporre resistenza. Dopo
l’arresto, il pastore è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari.

Di Matteo Cava (miocomune)