Centodieci persone avrebbero percepito “buoni spesa covid19” non avendone assolutamente diritto. Questo quanto hanno scoperto i finanzieri di Corigliano-Rossano su residenti dei comuni di Acri e Cariati. I fatti sarebbero avvenuti nei mesi del 2021.Le Fiamme Gialle avrebbero fatto riscontri su vari dati incrociati delle diverse banche dati in uso e avrebbero riscontrato numerosissime irregolarità. L’attività svolta, nel cui contesto è stata analizzata la situazione economico-patrimoniale di circa 400 beneficiari e dei rispettivi nuclei familiari, ha permesso di constatare che molti di loro, pur risultando già percettori di altre prestazioni sociali (come il reddito di cittadinanza o l’indennità di disoccupazione) o intestatari di un regolare contratto di lavoro, avevano in realtà autocertificato, al fine di ottenere sussidi per un importo compreso tra 100 e 1.000 euro, di trovarsi in condizioni di difficoltà economica o di indigenza tali da non consentire neppure l’ approvvigionamento di generi alimentari di prima necessità.L’indebita concessione di benefici ammonterebbe a 40.000 euro da parte dei Comuni interessati, ai quali sono state trasmesse specifiche segnalazioni per il recupero delle somme. Nei confronti degli indebiti fruitori sono state irrogate sanzioni amministrative per complessivi 120.000 euro.

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