Il Tribunale di Paola ha assolto un commerciante di Scalea accusato di aver speso una banconota falsificata di venti euro in un distributore di benzina. I fatti risalgono al 18 gennaio del 2016. L’uomo di 59 anni, difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Armando Sabato, è stato assolto “per non aver commesso il fatto” dal tribunale collegiale, presidente Alfredo Cosenza, a latere Vincenzo D’Arco e Federica Altamura.
Il tribunale ha comunque dichiarato la falsità della banconota che è stata confiscata con contestuale trasmissione alla filiale della Banca d’Italia territorialmente competente. L’uomo, il 18 gennaio del 2016, è stato fermato dai carabinieri, anche per un altro reato, e per spendita di denaro falso. Il commerciante, inizialmente assistito dall’avvocato Giuseppe Pizzimenti, in fase di convalida era stato già rimesso immediatamente in libertà. Era stato fermato dai carabinieri dopo aver fatto rifornimento di Gpl al distributore sulla Statale 18 a Grisolia lido. Il commerciante aveva pagato con una banconota falsa da venti euro il rifornimento per dieci euro di gas. Il benzinaio aveva effettuato immediatamente il controllo della banconota che è quindi risultata falsa. Immediata la ricerca da parte dei carabinieri che già conoscevano l’acquirente. Sono andati, infatti a colpo sicuro, nella palazzina di residenza a Scalea, dove è scattata la perquisizione. I carabinieri avevano rinvenuto altro denaro falso in banconote da 50 per circa 400 euro. Il Tribunale di Paola ha assolto il commerciante, accogliendo la tesi degli avvocati difensori, Giuseppe Bruno e Armando Sabato.