La Corte d’assise d’appello di Catanzaro ha condannato a 16 anni di reclusione Stefan Valea, di 48 anni, romeno, per avere ucciso nel 2008 la donna con cui aveva avuto una relazione, Monica Alexandrescu di 37 anni e di averne poi bruciato il cadavere. La donna, secondo l’accusa, fu uccisa con due colpi di pistola alla testa al culmine di una discussione nata perché lei aveva deciso di interrompere la relazione. L’uomo bruciò il cadavere all’interno di un’auto che poi spinse in un fiume nelle campagne di San Gregorio D’Ippona, nel vibonese. Il corpo venne trovato alcuni giorni dopo quando il marito della donna, un settantenne di Vazzano, ne denunciò la scomparsa. Valea era stato condannato a 24 anni in primo grado e assolto in appello, sentenza annullata dalla Cassazione che ha disposto un nuovo processo d’appello.
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