Non conosce sosta il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario. Anche nel giorno del varo definitivo delle nuove norme contro le violenze in corsia, si registra l’ennesimo episodio.
E mentre la violenza dilaga, nelle corsie del Pronto soccorso dell’ospedale Spoke Paola/Cetraro, in Calabria, le bodyCam fanno la loro comparsa sui camici quale deterrente.
In questo clima arroventato, sono state installate e sono già operative le bodyCam per il personale del Pronto soccorso dello Spoke Paola/Cetraro. Si tratta, spiega l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, di una misura finalizzata a monitorare l’attività di chi le indossa e dei soggetti che interagiscono col personale. Dispositivi che sono stati installati anche negli altri Spoke e presidi ospedalieri del territorio Cosentino. Una decisione presa per contrastare il «triste fenomeno delle aggressioni ai danni del personale sanitario, dei cittadini ed a tutela del patrimonio immobiliare dell’Ente» sottolinea l’Asp.
I dispositivi saranno indossati solo ed esclusivamente a tutela della loro incolumità e non ci sarà violazione della privacy. Le immagini saranno conservate per un massimo di 48 ore ma nel caso in cui si dovesse verificare un’aggressione ad un sanitario o gesti di violenza contro le attrezzature e strutture, i dati verranno messi a disposizione dell’autorità giudiziaria e delle forze dell’ordine