Annullata multa per eccesso di velocità rilevata dal tutor sull’alto tirreno cosentino.

Arrivano i primi annullamenti delle multe per eccesso di velocità a danno dei conducenti “beccati” dal Tutor installato sul tratto di SS18. Il Giudice di Pace di Scalea ha accolto il ricorso sulla base di una serie di argomentazioni avanzate dagli avvocati Giovanni Falci e Tommaso Cesareo del Foro di Salerno. «Abbiamo dimostrato – afferma l’avvocato Falci – non solo che il Tutor è privo di omologazione, ma anche che non esiste alcun Decreto del Prefetto di Cosenza che ne autorizzi l’installazione sul tratto di SS18 sul quale è installato». «Bisogna chiarire ai cittadini un aspetto di fondamentale importanza – spiega il legale Cesareo – per garantire loro la possibilità di difendersi in modo adeguato contro verbali illegittimi. La legge prescrive che i dispositivi di rilevamento della velocità, che siano tutor o autovelox, debbano essere “approvati” e “omologati”. Questi due termini, per quanto possano sembrare sinonimi, in realtà sono completamente differenti ed indicano due procedure separate. Ma la cosa più grave – continua il difensore – è che il tutor in parola è installato su un tratto di strada in mancanza di autorizzazione da parte del Prefetto di Cosenza. Non dimentichiamoci che i dispositivi sono collocati sulla Strada Statale 18, che è tecnicamente una strada extraurbana secondaria. In casi come questi, la legge prevede che un apposito Decreto del Prefetto individui le strade o tratti di esse su cui è autorizzata l’installazione di dispositivi di rilevamento della velocità. Le uniche strade che non richiedono un decreto del genere sono le autostrade e le strade extraurbane principali». La decisione del Giudice di Pace di Scalea – riprende l’avvocato Falci – costituisce sicuramente un importante precedente per la definizione di casi futuri come quello affrontato dal nostro studio legale. Il rispetto delle procedure legali e delle normative tecniche in materia di rilevamento delle infrazioni stradali dovrebbero rappresentare una priorità per gli Enti competenti all’installazione dei dispositivi utilizzati per il controllo della velocità. Per il momento – conclude il legale Cesareo – siamo in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza del Giudice di Pace di Scalea, che verranno depositate nei prossimi mesi. Nel frattempo, quello che mi sento di consigliare a coloro che ricevono una contravvenzione per eccesso di velocità è di controllare sempre e con attenzione che sul verbale vengano indicati tutti gli estremi tecnici e giuridici del dispositivo elettronico utilizzato.

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