Di Martino Ciano – Radio Digiesse
In Calabria, quindi anche la Riviera dei Cedri, non è immune dalla flessione di presenze e di incassi registrata nei mesi di giugno e luglio, soprattutto nelle strutture balneari.
A giugno sono state le condizioni meteorologiche a rovinare le aspettative; a luglio, fattori come l’aumento dei prezzi e dei mutui, la crisi di liquidità e le ansie per il futuro hanno spinto molti a “spendere poco”.
In termini di presenze, numeri buoni ci sono stati solo nei fine settimana, ma anche qui c’è una novità: le presenze si sono concentrate maggiormente di domenica.
Insomma, persino i week-end sono diventati di un giorno. Di tutto questo abbiamo parlato con il presidente del Sindacato italiano balneari Calabria, Antonio Giannotti.
I dati ufficiali della flessione ancora non ci sono, ma dalle prime stime frutto del vecchio metodo “carta, penna e colpo d’occhio”, si può parlare del trenta percento in meno, con la speranza di essere smentiti. In ultimo, c’è anche un altro fattore che sta pesando, la sospensione del Reddito di cittadinanza. Non è un mistero che questa misura abbia aiutato le famiglie anche ad arrotondare, permettendo a qualcuno di riempire il “salvadanaio” destinato a qualche giorno di vacanza. Sono dinamiche che rientrano nell’ampio raggio dell’economia e che reggono un indotto che, giusto o sbagliato, si è ormai strutturato così.
Per tutti l’ultima speranza resta agosto, ma se la situazione è questa è chiaro che ci si affiderà alla “quantità” per salvare “capre e cavoli”. Altro aspetto da non sottovalutare, la situazione di stallo in cui si trovano i balneari. Il futuro delle concessioni sul demanio marittimo resta incerto, bisogna evitare che il 31 dicembre 2023, giorno dello stop al rinnovo automatico delle concessioni, si verifichi la fine di un comparto. Al momento, gli investimenti sono fermi e ciò ha creato una “stagnazione nell’offerta di nuovi servizi”. Il fenomeno non è solo calabrese ma nazionale; il risultato è che le mete all’estero ne hanno guadagnato.C’è poi il fenomeno dell’acqua verde sulla Riviera dei Cedri. Giannotti è stato chiaro: “Nessuno vuole nascondere la testa sotto la sabbia su eventuali anomalie registratesi in passato, ma in questo caso si tratta di un fenomeno naturale dovuto alla fioritura algale, causata dal surriscaldamento del mare. Come ormai è stato certificato e ribadito non ci sono danni per la salute”.
Fatto sta che in alcune zone, in cui il colorito persiste, ci sono state delle disdette. In questi giorni, anche le temperature si stanno stabilizzando e il fenomeno dovrebbe rientrare. Insomma, al momento l’estate 2023 sta facendo registrare più “preoccupazioni” che “soddisfazioni”. Tutte le speranze sono rivolte a questi venti giorni di agosto.