Di Francesco Maria Storino (Fonte: Gazzetta del sud)

Nelle strutture sanitarie del Tirreno cosentino, da tre anni, non nasce più un bambino. Da quando il punto nascita di Cetraro ha chiuso i battenti. Ancor prima aveva chiuso nel 2009 il reparto di Ginecologia e Ostetricia del San Francesco di Paola e il suo punto nascita per trasferirsi appunto a Cetraro. E così è accaduto – nelle prima ore della mattina di ieri che sul territorio si è tornati a nascere a casa. 

L’ambulanza del 118 di Paola (autista Di Bella, medico De Vivo, infermiere Scepisi) è stata allertata per un codice rosso. Sono le cinque del mattino, piove a dirotto. Il mezzo di soccorso del 118 viaggia veloce per le strade di Paola. I minuti sembrano interminabili. Non c’è tempo da perdere. Tra urla e pianti l’equipe medica aiuta la donna a dare alla luce un bellissimo maschietto. È il miracolo della vita. La scelta di aiutare la neo mamma a nascere a casa è motivata: non si riuscirebbe difatti a coprire la distanza di almeno trenta minuti per portare la partoriente e il nascituro a Cosenza. Solo dopo il parto la donna e il piccolo vengono trasferiti all’Annunziata.