Appalti sospetti sull’Alto Tirreno cosentino. Nell’udienza di due giorni fa un tenente dei carabinieri, in servizio alla Compagnia di Scalea, ha ricostruito le indagini che hanno portato all’inchiesta della Procura di Paola, inizialmente chiamata “Appalti e massoneria”, che vede sul banco degli imputati professionisti, amministratori e imprenditori della costa tirrenica. Alcuni degli indagati erano inizialmente accusati anche della violazione della Legge Anselmi.
Il militare ha fatto una panoramica complessiva sulle indagini con le quali i pm paolani hanno passato in rassegna importanti appalti pubblici sia in Calabria che in Basilicata. Inoltre, il collegio giudicante ha rigettato l’eccezione delle difese che avevano sollevato l’inutilizzabilità di alcune intercettazioni. Per il Tribunale le intercettazioni sono utilizzabili.
Si torna in aula il prossimo 14 giugno per sentire altri testimoni dell’accusa. Fonte Gazzetta del sud