I Poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito, tra il 30 ed il 31 dicembre u.s. una misura cautelare in carcere nei confronti di quattro cittadini di nazionalità tunisina che nel pomeriggio del giorno di Natale si erano resi responsabili di un’aggressione ai danni di un loro connazionale, L. M. classe 1986.
Nel pomeriggio dello scorso 25 dicembre le volanti della Questura, impegnate in servizio di controllo del territorio nel centro cittadino, luogo abituale di incontro di numerosi giovani, intervenivano nella centrale piazza Pitagora perché attratti da urla di alcuni extracomunitari protagonisti di una rissa.
Nell’occorso uno di loro rimaneva ferito con un’arma da taglio, al capo ed al costato e veniva soccorso, nell’immediatezza, da personale del 118 facendo poi ingresso in ospedale con un quadro sanitario particolarmente grave tanto che i sanitari si riservavano la prognosi.
Gli immediati accertamenti condotti dagli operatori della Squadra Mobile, intervenuti a supporto degli operatori già presenti, con il coordinamento del Sost.
Procuratore della Repubblica Rosaria MULTARI, hanno permesso in breve tempo di ricostruire la dinamica di quanto accaduto ed infatti, grazie anche alle immagini di videosorveglianza della zona ed alle dichiarazioni di alcuni soggetti testimoni, nonché della vittima, emergeva un quadro indiziario nei confronti dei quattro indagati, chiaro e preciso tanto da addebitare ad ognuno precise responsabilità; i quattro soggetti extracomunitari, infatti, dopo aver aspettato il loro connazionale nei pressi della centrale piazza Pitagora lo avevano aggredito, dapprima con calci e pugni e poi gli avevano sferrato alcuni fendenti con un coltello, attingendolo al capo ed al busto.
Il movente dell’aggressione traeva origine da futili motivi legati all’ospitalità degli stessi extracomunitari in luoghi comuni di associazioni caritatevoli.
Gli esiti delle immediate attività investigative venivano condivise con la Procura della Repubblica che accogliendo le risultanze probatorie ha avanzato richiesta di idonea misura cautelare al G.I.P. che ha emesso la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dei quattro soggetti, tutti immediatamente rintracciati e condotti in carcere.