Di Settimio Alò
È proprio il caso di dirlo e farlo notare. L’incuria e l’assenza di manutenzione stradale (che nessuno se ne dolga) sono elementi fondamentali, protagonisti negativi quando accadono quei maledetti incidenti, che San Lucido ad esempio negli ultimi anni ha vissuto spesso, celebrando perdite assolutamente premature di ragazzi e ragazze che tutti vorremmo ancora tra noi. Per altro pare malauguratamente che in queste settimane i sinistri non siano mancati. È di qualche giorno fa, l’ennesima segnalazione fatta, scritta, bollata ed inviata da parte di un cittadino del posto ad Istituzioni Enti ed addetti ai lavori, per sortire risultati (che non arrivano) sulla manutenzione della SS18 o su tatti di essa. Erbacce, sterpaglie, sacchetti più o meno grandi di immondizia, guard rail fatiscenti la cui sostituzione pare dovesse avvenire già un ventennio fa. Promesse e garanzie di interventi che tutti attendiamo con ansia dagli anni ’90. Evidentemente l’agenda dei lavori e la lista della spesa, sarà stata lunga estenuante e faticosa, che dire prima o poi il turno del nostro bel paese arriverà o da nord a sud da est a ovest dovremo piangere altri giovani? Una foto vale tutto, un guard rail che definire “arruzzato” “vecchio” da sostituire, farebbe solo comodo a chi quei lavori, quelle sostituzioni, quella manutenzione dovrebbe per coscienza e non per ordini eseguirla. Il 23 marzo 2016 la legge sull’omicidio stradale è stata accolta come uno degli anelli mancanti del sistema giuridico italiano. Una legge per alcuni perfettibile, poiché mette sullo stesso piano chi si mette al volante e provoca vittime assumendo comportamenti colpevoli, e chi causa un incidente per casualità. Ci domandiamo come mai solo per alcuni questa legge debba essere perfettibile e non per tutti: forse perché dovesse essere un comune cittadino a provocare e causare un sinistro sarebbe più gestibile tutto l’effetto giudiziario che ne seguirebbe, o se magari, così per caso, fosse un qualunque primo cittadino con cariche e ruoli di primo livello a causare un sinistro con vittime tutto ciò che ne seguirebbe potrebbe macchiare la carriera politica di gente in vista? Non è raro imbattersi in strade dissestate, buche, segnali posti in modo errato, strisce pedonali cancellate dall’usura, scarsa illuminazione in strade o gallerie, guard rail più vecchi di quanto sia lecito attendersi, oppure in cronache di autoveicoli ritirati dal mercato per difetti in qualcuna delle loro componenti (freni, cinture di sicurezza, cambio, airbag …), ebbene, la nuova legge (e la successiva circolare di coordinamento con il codice stradale) non lascia scampo a chi finora ha posticipato gli interventi di manutenzione o ha dato il benestare all’uscita dalla fabbrica di autoveicoli difettosi. Dunque in conclusione, non solo uno ma cento cittadini dovrebbero pungere e promuovere iniziative di ripristino e manutenzione strade, comunali provinciali statali rurali, non una ma cento foto segnaletiche dovrebbero stimolare chi di competenza a metter mano la ove necessario rendendo accessibili e fruibili senza pericoli tutte le arterie inerenti al territorio sanlucidano partendo proprio dalla tristissima SS18.