I Carabinieri della Compagnia di Paola – Stazione di Amantea – nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla verifica del rispetto della vigente normativa anti contagio da COVID19, hanno arrestato una 41enne dimorante ad Amantea (CS). I reati contestati sono quello di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e di furto pluriaggravato di energia elettrica.
Uno dei tanti controlli alla circolazione stradale che quotidianamente i Carabinieri svolgono per verificare il rispetto delle vigenti prescrizioni anti contagio finalizzate alla prevenzione della diffusione del virus COVID 19, da cui è derivato un atteggiamento smisuratamente agitato e nervoso. Questa la circostanza che ha indotto i Carabinieri della Stazione di Amantea ad arrestare una 41enne dimorante nella nota località del basso tirreno cosentino. A conclusione delle attività di accertamento espletate la donna è stata accusata dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e di furto pluriaggravato di energia elettrica.
I militari, impegnati a perlustrare Corso Italia della frazione di Campora San Giovanni, hanno sottoposto a controllo la macchina su cui viaggiava la donna. Data l’evidente insofferenza manifestata dalla 41enne, i Carabinieri hanno proceduto ad una perquisizione personale, trovandole nella borsa la somma in contanti pari ad euro 7495,00.
Dato l’ingente quantitativo di denaro rinvenuto, le operazioni di perquisizione sono state estese anche all’abitazione della donna, consentendo di rinvenire, nascosti nel mobile del lavello della cucina, 3 involucri contenenti complessivamente 65 grammi di cocaina.
Mentre si trovavano all’interno della casa, i Militari si sono accorti che le luci rimanevano accese nonostante il contatore fosse apparentemente disattivato. Il successivo intervento del personale della Società di erogazione ha consentito di cristallizzare la presenza di un’anomalia sulla linea elettrica servente l’abitazione della 41enne, causata dal pericoloso innesto di un by-pass sulle cablature di connessione al contatore stesso.
Le analisi condotte con celerità dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti dell’Arma dei Carabinieri hanno permesso di accertare che dal quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata, sulla base del principio attivo contenuto nello stesso, avrebbero potuto essere ricavate circa 226 dosi.
A conclusione delle attività condotte, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, la donna è stata condotta presso la Casa Circondariale di Castrovillari (CS). Dopo la convalida dell’arresto, la 41enne è stata sottoposta agli arresti domiciliari.
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