Contattavano gli anziani, inventando falsi incidenti stradali in cui erano coinvolti dei parenti. L’obiettivo era quello di spillare loro dei soldi. In un caso, la banda di malviventi è riuscita a farsi consegnare 12 mila euro da una signora di Corigliano Rossano; in un altro episodio, si è giunti addirittura all’aggressione della malcapitata.
I fatti sono accaduti a maggio scorso, le indagini dei militari hanno portato oggi, giovedì 17 ottobre, all’arresto di uno dei componenti del sodalizio criminale, un diciottenne, originario di Mondragone, in provincia di Caserta, che si spacciava per maresciallo dei Carabinieri.
Le forze dell’ordine sono sulle tracce dei complici.
Il comunicato stampa dei Carabinieri
Al termine di una prolungata attività investigativa i Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano e dalla Compagnia di Cassano all’Ionio, supportati nella fase esecutiva da quelli del Reparto Territoriale di Mondragone (CE), con il coordinamento investigativo della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio, hanno arrestato, in esecuzione di una misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Castrovillari, un 18enne, con precedenti di polizia specifici, gravemente indiziato dei reati attuati in concorso di «rapina e truffe in danno di anziani».
Prima di proseguire con la ricostruzione dei fatti appare opportuno precisare che la notizia viene diffusa per garantire le prerogative dell’informazione e nel rispetto dei diritti dell’indagato – ancora da doversi ritenere soggetto alla presunzione di innocenza, attesa l’attuale fase del procedimento, le cui responsabilità penali potranno essere acclarate solo attraverso una sentenza divenuta irrevocabile, ndr.
Il copione purtroppo continua ad essere sempre lo stesso, organizzazioni che arrivano da altre regioni della Penisola e, senza alcuno scrupolo, prendono di mira le persone più fragili, facendo leva sui loro affetti e sulle loro certezze.
Per questo, nella minuziosa azione di raggiro, vengono costantemente indicati i parenti più cari, descritti in momenti di grande difficoltà, ed i Carabinieri, il cui richiamo ammanta di legalità quella che invece rappresenta una condotta spregevole che indigna intere comunità.Gli episodi che hanno portato all’emissione del provvedimento cautelare sono stati essenzialmente due:il primo, avvenuto il 21 maggio 2024, quando una signora anziana di Corigliano Rossano è stata contattata sul telefono cellulare da un soggetto che, dopo essersi qualificato come Maresciallo dei Carabinieri, le aveva fatto credere che suo figlio aveva causato un grave sinistro stradale dove era deceduta una donna.
Per questa ragione l’uomo era stato arrestato e per poterlo liberare era necessario versare un pagamento di almeno 12.000,00 Euro. Nello stesso momento un secondo complice aveva chiamato la signora sull’utenza fissa, qualificandosi come l’Avvocato del figlio e fornendole, ovviamente, la stessa versione. Infine, un terzo complice si era presentato a casa della donna, dove si era fatto consegnare danaro e preziosi.
Il secondo, qualche giorno più tardi, il 24 maggio 2024, quando la stessa organizzazione ha messo in scena un copione sovrapponibile in danno di un’altra Signora anziana di Cassano all’Ionio, ma in questa circostanza i malviventi sono andati addirittura oltre. Infatti il soggetto poi arrestato, lo stesso che aveva prelevato i valori dall’anziana di Corigliano Rossano, per assicurarsi il prodotto del reato non ha esitato ad aggredire fisicamente la povera malcapitata.
L’attività congiunta dei Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano e della Compagnia di Cassano all’Ionio ha permesso di identificare il primo dei soggetti di questa banda, mentre sono ancora in corso le indagini per risalire agli altri componenti dell’organizzazione.In conclusione appare importante sottolineare che i Carabinieri non richiedono mai preziosi o valori e, pertanto, in questi casi è opportuno contattare i militari del posto o chiamare il «Numero Unico di Emergenza» 112 per le opportune verifiche.
Il soggetto gravemente indiziato dei reati commessi è stato ristretto presso il proprio domicilio nella provincia di Caserta, dove rimarrà a disposizione dei Magistrati.