Con delibera dell’11 marzo 2020 l’Amministrazione Comunale di Riace – in piena emergenza sanitaria ed economica – decide di aumentare lo stipendio al Sindaco. Ovviamente, recita la delibera, “questo aumento trascina con se anche quello dell’indennità degli altri amministratori”.
Praticamente a Riace un aumento non si nega a nessuno.
Si tratta di una delibera intempestiva e inappropriata – si legge in una nota diffusa dal Codacons.
In una terra in cui la sofferenza economica viene ancor più aggravata dall’emergenza sanitaria, appare davvero singolare il comportamento del Sindaco di Riace.
Nessuno pretende che Antonio Trifoli e la sua giunta, abbiano la stessa sensibilità di altri amministratori calabresi, che hanno deciso di rinunciare agli stipendi.
E ci piace ricordare l’esempio del sindaco di Bisignano che, insieme ai suoi assessori, ha deciso di rinunciare agli stipendi.
“E’ inquietante che in questo preciso momento, si corra ad aumentarsi i compensi – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – praticamente uno schiaffo alla misera”. Quella miseria rappresentata da tante famiglie che, per la chiusura delle attività, dell’impossibilità di esercitare le proprie attività lavorative, hanno drammatici problemi anche per andare a fare la spesa.
Non vorremmo che si sia voluto approfittare di questa terribile emergenza – prosegue Di Lieto – per nascondere ai Cittadini un aumento dei costi della politica. Riteniamo che in questa fase sia una assegnazione di risorse quantomeno indelicata.
Per questo motivo il Codacons invita il Sindaco di Riace a ripensare a questo gesto quantomeno “inopportuno” e revocare immediatamente quella sconsiderata delibera.