I militari del Comando Provinciale di Vibo Valentia, nell’ambito degli ordinari controlli in materia di regolare esecuzione di lavori pubblici, in seguito ad un accesso presso il cantiere delle opere di viabilità complementari alla realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, hanno accertato la presenza di numerosi materiali di risulta, abbandonati su una vasta area.

Al termine del controllo, le Fiamme Gialle hanno, inoltre, constatato che la
stessa area risultava ricompresa in una zona sottoposta a protezione
archeologica, in relazione alla quale la società esecutrice, la Regione Calabria e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia non erano in grado di esibire le previste autorizzazioni necessarie all’effettuazione di lavori in loco. Per tale motivo, i finanzieri, per evitare che i reati venissero portati ad ulteriori conseguenze, hanno proceduto al sequestro preventivo della medesima area di cantiere di circa 10.000 metri quadri e dei rifiuti rinvenuti al suo interno. Le indagini proseguiranno per accertare le singole responsabilità in ordine ai reati di abbandono incontrollato di rifiuti e danneggiamento al patrimonio storico-archeologico nazionale e verificare la regolarità dell’appalto di esecuzione delle opere di viabilità complementari, aggiudicato per un importo di oltre 5 milioni di euro.

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