Di Settimio Alò
Comuni e scuola, legati a doppio nodo per sostenere l’uno con l’altra, quel fondamento basilare quale istruzione come perno di spinta per una società, ieri come oggi assetata di sapere e cultura. Ma sarà proprio così o queste come altre restano parole disattese? Ad esempio, dopo la caldaia andata a fuoco nella scuola dell’infanzia di Fuscaldo, la manutenzione, le revisioni, le omologazioni, i lavori urgenti o straordinari, vengono puntualmente effettuati da chi di dovere? Le messe a norma, che come noto sono a carico degli enti locali, sono sempre garantite? La scuola di Fuscaldo è solo la punta di un iceberg, quella come altre scuole (moltissime) davvero tutelano i nostri figli come noi vorremmo? I comuni danno man forte alle istituzioni scolastiche? Ma la storia, la cruda realtà è un’altra: sempre più frequenti infatti i casi di scuole che vengono abbandonate a se stesse ed è dato di cronaca il fatto che la manutenzione non è più effettuata, dimenticata, approssimata. Malauguratamente per noi, la situazione di cronica sofferenza degli Enti Locali, sia come risorse umane, sia per quelle finanziarie, unita alla storica incapacità di amministrazioni involute, impreparate, inesperte mette le scuole, e segnatamente i loro responsabili in quanto “datori di lavoro”, cioè i Dirigenti Scolastici, in condizione di continua e allarmante emergenza. Presidi ed operatori scolastici praticamente invisibili per la politica locale, una voragine sociale che i comuni creano con totale indifferenza e compiacimento. E tale fenomeno(abbandono e disinteresse) ha conosciuto in questi ultimi anni una crescita a dir poco esponenziale. Ma la scuola non crea cassa, e non porta introiti di portata rilevante per gli enti locali, come a differenza gli enormi rifocillamenti incamerati dagli autovelox per un’assurda psuedo sicurezza decantata, dunque istruzione e cultura ben lontana dall’essere tutelata. Ciò crea insicurezza, costante preoccupazione, dal momento che, pur in questa situazione di emergenza e di “latitanza” degli enti locali, rimangono intatte le responsabilità in capo al Dirigente e i lavori e le progettazioni che gli stessi portano avanti. Cosa fare nel caso in cui nonostante vari sollecit l’Ente locale non interviene, sia che si tratti di manutenzione ordinaria sia che si tratti di manutenzione straordinaria? Scrivere alla Procura delle Repubblica. Se il sistema scuola nazionale già ricco di falle e lacune a volte insormontabili deprime e delude genitori ed alunni, i comuni, i loro primi cittadini, i loro entourage, i loro funzionari (ce ne sarebbe da dire su ognuna di queste categorie) affondano definitivamente quello che resta di una cultura effimera e sbiadita.
Infine giusto per far comprendere meglio quanto i comuni siano distaccati, gelidi ed alieni dalle cruciali problematiche scolastiche, riportiamo una significativa nota di qualche tempo fa, di un consigliere di minoranza del comune di Lamezia Terme, (tra l’altro inguaiato per mafia altro che scuola) nella quale sottolineava tutto il suo essere sbalordito, su una decisione che la maggioranza aveva deliberato. “Come può la terza città della Calabria non partecipare alla manifestazione di interesse per la realizzazione di scuole innovative nella stessa Lamezia, indetta dalla Regione?”. Si chiede Rosario Piccioni Consigliere comunale di Lamezia Insieme. “Non riesco a trovare davvero una spiegazione e presenterò un’interrogazione al Sindaco per conoscere le motivazioni della condotta dell’amministrazione. Si tratta di un’opportunità davvero unica, inserita nell’ambito delle iniziative del governo nazionale in materia di edilizia scolastica, al contempo si tratta di un’occasione altrettanto unica per mostrare in tutto il mondo il peggio di noi. La mancata partecipazione al bando regionale è un’occasione persa per il nostro Comune che avrebbe potuto attingere a una significativa quantità di risorse per migliorare l’edilizia scolastica comunale all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione”. In fin dei conti di cosa stupirsi: questi sono i veri segnali, il vero interesse che un comune, non solo Lamezia, non solo Fuscaldo, mostra per le scuole, sperando che mai danni o danni seri colpiscano ragazzi alunni e personale, altrimenti ne vedremmo delle belle.