“Se davvero il buongiorno si vede dal mattino, oggi, dopo sei mesi di amministrazione della cosiddetta “nuova era”, il meno che si possa dire è che siamo di fronte ad una gestione autoreferenziale della cosa pubblica, ad un gruppo che fa riferimento esclusivamente a se stesso, trascurando o perdendo di vista il rapporto con la realtà esterna e la complessità dei problemi cha la caratterizzano.
Si, perché più che le singole scelte sbagliate a tutti note, quello che caratterizza l’amministrazione in carica è la costante protervia nel professare come giusta e corretta ogni propria scelta, e non su base oggettiva o normativa, ma perché proviene dalla loro visione del mondo da ritenere giusta per principio, e poco importa se in questa nuova visione non c’è spazio per la comprensione verso le esigenze reali dei cittadini.
Si è arrivati così, con questa visione unilaterale, alle diverse scelte sbagliate notoriamente contestate dalla cittadinanza, dall’aumento dei costi della mensa scolastica all’illegittimo ed esagerato aumento dei tributi, passando per le incomprensibili modifiche alla viabilità, la dichiarata volontà di sopprimere l’isola pedonale, gli elevati tassi di interesse imposti sulle rateizzazione, l’adesione al parco marino senza alcuna preventiva consultazione coi cittadini, la mancata esecuzione di lavori di asfalto già appaltati dal commissario, fino alle trattative condotte “sottotraccia” per la chiusura del Poliambulatorio della Petrosa, struttura che, occorre dirlo, sotto i vari commissari e sindaci precedenti non è stata mai seriamente messa in discussione e si è costantemente arricchita di nuovi servizi. Purtroppo anche i tentativi di indicare percorsi diversi appaiono inutili al cospetto di chi ama ribadire che dove noi vediamo limiti loro vedono orizzonti…
Al di là dei fatti specifici, la costante di quest’amministrazione è, dunque, l’autoreferenzialità, l’essere ripiegata su se stessa, la tendenza ad anteporre le proprie visioni sulle esigenze della gente. Per il resto, oltre gli errori c’è il nulla, perché l’operato di un’amministrazione si vede prevalentemente esaminando l’opera dei singoli assessorati e nel nostro caso, a parte l’ordinaria manutenzione, si scorge davvero poco, molto meno di quanto una qualsiasi amministrazione commissariale avrebbe potuto assicurare.
Obiettivamente non è questa la politica di cui ha bisogno il paese, perché politica vuol dire immedesimarsi con le esigenze dei cittadini e, nei limiti del possibile, dare risposte soddisfacenti, laddove molte volte a subire le scelte amministrative ci sono famiglie, lavoratori, esercenti, piccole imprese, che sono l’essenza del paese e non numeri dei quali disporre per completare i disegni o le visioni di qualcuno. Gli osservatori più attenti avranno notato che in pochi mesi diverse attività commerciali hanno chiuso e quelli ancora più attenti si saranno chiesti come faranno a vivere queste persone, così come non devono lasciare indifferenti i numeri delle nuove emigrazioni. Non che siano fatti direttamente imputabili all’amministrazione, ma una buona politica dovrebbe tener conto di questa situazione generale prima di aggravare ulteriormente le condizioni di vita delle persone con scelte arbitrarie e non sempre sostenibili.
Noi, nel nostro piccolo, crediamo in una politica diversa, al servizio della collettività e non delle visioni personali di qualcuno, e dato che oggi, nonostante il cattivo tempo, è anche il primo giorno di primavera, ci permettiamo di auspicare che in un futuro più o meno vicino Scalea possa essere amministrata nell’interesse dei suoi cittadini”.
Gruppo consiliare “Per Scalea”.