Non solo debiti, ma anche un mare di cause giudiziarie che costano alla sanità calabrese 19,5 milioni di euro l’anno. Tra i primati negativi che la Calabria è costretta a scontare c’è anche il record per le spese legali e da sentenze sfavorevoli. Nessun’altra regione italiana sta messa peggio in termini di spesa pro capite da gettare in questo pozzo senza fondo che fa la felicità di avvocati e consulenti.
Secondo quanto emerge dall’Indice di performance sanitaria (Ips) realizzato annualmente dall’Istituto Demoskopika, i calabresi sborsano circa 10 euro a testa per consentire al sistema sanitario regionale di resistere in giudizio e di pagare i rimborsi riconosciuti dai giudici nei numerosissimi conteziosi legali. Può sembrare poco, ma è tantissimo rispetto a quanto spende la Lombardia, che nonostante conti cinque volte più abitanti della Calabria, può ostentare una spesa che non arriva a 1 euro a testa per ogni residente. Un dato che implicitamente dichiaral’enorme distanza in termini di qualità e quantità dell’assistenza sanitaria: come dire, peggio funziona la sanità, maggiori saranno gli esborsi in tribunale.
ENRICO D.G. LACNEWS