Il territorio è martoriato dalle stupide non casualità del sistema, e raccontarlo non è facile. Ma ci proviamo. Tutto accade nel pomeriggio di oggi, quando un signore a Decollatura con una forte crisi ipoglicemica, in coma, versa in condizioni più che critiche. Ovviamente i parenti chiamano il 118. Ancora una volta l’ambulanza di Soveria non è disponibile. Sapete perché. A) perché ce né una sola; B) perché l’unica disponibile era impegnata per una consulenza.
Ovvero, una signora che giorni fa era stata al pronto soccorso, tornata oggi pomeriggio nel punto di primo intervento e vista dai sanitari è stata inviata a Lamezia per una consulenza – pare – di natura ortopedica. Questo ha fatto sì che l’ambulanza non fosse disponibile.
Ma torniamo al paziente ipoglicemico di Decollatura, con ben altra patologia. Diciamo in codice rosso vero e proprio (mentre lo stesso non si può ipotizzare per la signora inviata in consulenza a Lamezia). L’uomo alla fine viene soccorso si dal 118, ma dall’elisoccorso, che atterra sullo spiazzo del cimitero, mentre i carabinieri prendono il malcapitato e lo caricano sull’elicottero.
Non conosciamo gli esiti della vicenda, o meglio delle due vicende. Sappiamo che chi sta male in questa fetta di montagna e chiama il 118, rischia di trovare l’ambulanza impegnata, se chiama il 118 dalle 14 alle 8 di mattina, non ha l’ausilio del laboratorio analisi, a cui ovvia una navetta che deve venire da Soverato per prendere i prelievi. Inoltre, come accaduto la settimana scorsa, rischia di non poter fare nemmeno una lastra o una Tac perché sovente le apparecchiature sono in avaria. Proprio oggi sono venuti i tecnici in radiologia. Orbene, siete in grado di descrivere meglio di noi il tutto? E quali sono le vostre considerazioni? Per noi, l’unica cosa che è certa, è che l’emergenza sanitaria in quest’area è pesantissima, e non garantisce l’assistenza per come ipotizzata in ogni dettato sanitario.