Anziani percossi, derisi, sottoposti a inutili molestie se non anche a minacce. In alcuni casi costretti a subire vessazioni fisiche anche durante il sonno o obbligati a trascorrere intere giornate in un corridoio, adibito a sala comune in un piano seminterrato. Tutti seduti sulle carrozzine o sulle sedie, dove si addormentavano anche in posizione innaturale, con il capo reclinato sulla spalla o sul tavolo, l’uno accanto all’altro, e dove erano, comunque, costretti a rimanere immobili e non disturbare l’operatore di turno che doveva sorvegliarli.
Questo lo scenario “fotografato” dagli investigatori della Guardia di Finanza di Catanzaro in una residenza sanitaria assistenziale di Settingiano, la “San Francesco Hospital” e che stamani, nel corso di un’operazione non a caso denominata “Ti fa stare bene”, hanno sottoposto agli arresti domiciliari due Oss (Operatori Socio Sanitari) che lavoravano all’interno della residenza, mentre altri tre sono stati raggiunti dal divieto di dimora nel comune dove ha sede la struttura sanitaria.
Ai domiciliari sono finiti così Giuseppe Bonifacio, 46enne di Vallefiorita e Antonio Rotella, 53enne di Settingiano; divieto di dimora, invece, per Antonino Massara, 53enne di Catanzaro; Luca Pilato, 37enne di Santa Caterina Dello Ionio e Marco Rocca, 41enne di Settingiano. A tutti si contesta il reato di maltrattamenti, aggravato dell’aver agito “approfittando delle circostanze tali da ostacolare la privata difesa ed abusando delle relazioni di ospitalità correlate alla natura della struttura ed all’affidamento ad essa degli anziani da parte dei familiari”.
Contemporaneamente, i finanzieri stanno notificando altri undici avvisi di garanzia nei confronti di altrettante persone che operano alla San Francesco: si tratta del direttore sanitario, di quattro infermieri professionali, di un’educatrice e di altri cinque operatori socio-sanitari: sono indagati a vario titolo per maltrattamenti, sequestro di persona e lesioni colpose.
Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, Francesca Pizii, su richiesta della Procura della Repubblica, con il sostituto Stefania Paparazzo coordinata dall’aggiunto Vincenzo Capomolla e dal procuratore Nicola Gratteri. Le indagini sono scaturite dalle denunce presentate da alcuni familiari di persone ricoverate presso la struttura e che riferivano dei presunti maltrattamenti subiti dagli anziani. Le complesse attività investigative sono state condotte anche con intercettazioni ambientali audio-video e con l’esecuzione di perizie tecnico-specialistiche di professionisti del settore sanitario.
Fonte: Cn24