di Arcangelo Badolati

Il processo, il boss e l’avvocato. L’ex presidente dell’Assise di Catanzaro, Marco Petrini, il 25 febbraio scorso ha raccontato agli strabiliati pubblici ministeri della procura di Salerno dell’«aggiustamento» d’un processo riguardante il “capintesta” delle ‘ndrine di Cosenza e Rende. Il magistrato, ora sospeso dalle funzioni e dallo stipendio, avrebbe “messo a posto le cose” in cambio di una somma di denaro corrispostagli da un legale. Si, un avvocato che sarebbe stato addirittura immortalato, mentre consegnava la “busta” con i soldi,  dalle telecamere piazzate nell’ufficio di Petrini dalla Finanza.

Il giudice ha svelato al procuratore aggiunto Luca Masini e al pm Vincenzo Senatore l’origine e la natura dei rapporti intrapresi con il penalista del foro di Cosenza. Non solo:  zigzagando tra gli “omissis”  apposti nei verbali depositati dai magistrati inquirenti, emerge pure come Petrini tiri in ballo un suo collega di collegio giudicante – indicandolo come presunto appartenente alla sua stessa “loggia” – e un altro legale del capoluogo bruzio impegnati rispettivamente nella presunta ricezione e dazione di denaro in cambio di provvedimenti giudiziari favorevoli.

Fonte ed articolo completo su https://cosenza.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2020/06/03/processi-aggiustati-petrini-favori-anche-al-capintesta-delle-ndrine-di-cosenza-e-rende-df14ac9c-3989-421a-8a22-53344444a726/

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