Le criticità che oggi iniziano ad essere sotto gli occhi di tutti a causa della pandemia, per la quale la nostra regione viene classificata, in termini di rischio, alla stregua della Lombardia palesa, in modo inequivocabile, il fallimento di anni e anni di commissariamento della nostra Sanità atteso che tale classificazione non deriva dal numero dei contagi bensì dalla capacità di reazione del sistema sanitario regionale. In un Italia che combatte con tutte le sue forze una situazione emergenziale da cui deriva una crisi gravissima qui da noi si assiste ad un immobilismo dannoso posto in essere da una serie commissari e sub commissari che nulla hanno fatto per migliorare il nostro sistema sanitario regionale. Alle tante criticità, in questi giorni se ne aggiunge un’altra: Il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Praia a Mare rischia la chiusura notturna dalla prossima settimana. Un’evenienza catastrofica per tutto l’Alto Tirreno Cosentino atteso il ruolo cruciale e determinante nel sistema del sistema di emergenza/urgenza della struttura ospedaliera Praiese. Il paradosso è che con la delibera n° 837 del 30/09/2020(pagina 17) stesso l’ASP di Cosenza, ha quantificato in 11 medici la dotazione organica per il funzionamento regolare del servizio: in realtà, grazie alla laboriosità e allo spirito di sacrificio del personale che attualmente vi opera, la stessa stava funzionando con 6 unità sanitarie ma che da circa due mesi sono state ridotte a 5 a causa del trasferimento (ASSOLUTAMENTO LEGITTIMO) di uno dei 6 medici presso un’altra struttura della provincia. Serve pertanto almeno un altro medico e serve subito! La cosa assurda è che il sostituto medico è già stato individuato e sembra sia stato anche già contrattualizzato dall’Asp ma, allo stato attuale, non è dato sapere quando entrerà in servizio. La situazione di crisi ci impone un intervento tempestivo ed immediato per garantire un servizio di massima utilità per tutto il comprensorio che, considerato il periodo emergenziale in atto, appare ancor di più necessario. Proprio in tal senso sono stati gli interventi posti in essere dal sottoscritto e dalla mia parte politica che si è attivata immediatamente per cercare di normalizzare una situazione anomala e pericolosa che deve essere solo un piccolo passo verso il recupero appieno di una struttura sanitaria la cui valenza è stata riconosciuta da una Sentenza del Consiglio di Stato. E’ questo il tempo della condivisione degli intenti e, soprattutto degli obiettivi, prescindendo dall’eventuale immobilismo della classa politica locale che, a quanto pare, non ha preso a cuore la problematica. L’azione politica di un consigliere comunale è, tra l’altro, quella di informare i Cittadini e di sensibilizzarli verso un interessamento che deve essere, prima di tutto, della società civile oltreché di chi fa politica. Come in ogni cosa l’unione fa sempre la forza, oggi è tempo di cambiare passo di riconoscere il fallimento della gestione commissariale e di iniziare a chiedere con forza nuove e più efficaci soluzioni attraverso l’impegno unito di manager capaci e di politici che davvero vogliono il bene della nostra regione. La Calabria passa da Regione Covid free a rischio 3 perché negli anni i commissari non hanno migliorato nulla, non hanno razionalizzato le risorse e, in particolare per l’ospedale di Praia a Mare, non hanno fatto applicato quanto disposto dalla oramai arcinota sentenza del Consiglio di Stato. Serve un impegno forte e deciso e serve la forza della gente che deve dare manforte a tutti quelli che hanno voglia e intenzione di risolvere, una volta per tutte, la presente problematica al fine di iniziare a disegnare un futuro migliore per i nostri Nonni, per i nostri Genitori e per i nostri Figli.

Antonino De Lorenzo, consigliere comunale.

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