PAOLA- Tanto tuonò che alla fine piovve. Lo strappo di Graziano Di Natale con il sindaco, Giovanni Politano è ormai cosa ufficiale. Il leader del Partito Democratico paolano e de La Migliore Calabria, Renato Vilardi e Barbara Sciammarella sono fuori dalla maggioranza.

Vilardi si accomoderà in minoranza affianco a Roberto Perrotta e Marianna Saragò, mentre Sciammarella, dimessasi da assessore comunale è fuori dai giochi dopo essere risultata la più votata nell’allora lista de la migliore Calabria, che arrivò seconda nella coalizione.

Ad onor del vero, i problemi dei dinataliani erano già iniziati e trovavano radici profonde in casa propria senza attenzionare le compagini che compongono l’omogenea maggioranza della nuova era. Marco Minervino, Maria Rosaria Città e Francesca Sbano avevano già abbandonato la squadra, a testimonianza di come qualcosa nel quartier generale ubicato a Viale Mannarino non abbia funzionato del tutto a dovere. Prime gravissime defezioni per un gruppo politico che a Paola nel 2017 aveva ricopriva ruoli di spicco al Sant Agostino, alla Provincia di Cosenza e poi, dal 2020, anche alla Regione Calabria. Un triplete letteralmente sparito nel tempo che rischia di compromettere il percorso politico dei Dinataliani, oggi più che mai appesi al filo del ricorso dell’Avv. Di Natale per rientrare in consiglio regionale al posto di Franco Iacucci, che sarebbe anche un compagno di partito, proprio nel Partito Democratico, a testimonianza del grande caos che regna tra i Dem, ma si sa questa è un’altra storia.

Torniamo alla città di Paola.

La maggioranza Politano anche senza Vilardi resta ben salda, e le forze politiche avranno tempo per sostituire la dimissionaria Sciammarella e pianificare nuove strategie.

“Ci sono cascato di nuovo”, canta Achille Lauro, e sembra proprio averlo ascoltato Graziano Di Natale sempre pronto alla battaglia a prescindere dal risultato finale, una gran brava persona, che però aveva già accusato quei maledetti mal di pancia verso il finale della legislatura scorsa, iniziata al fianco dell’allora sindaco Roberto Perrotta.

Con Politano si è rivisto uno scenario già noto.

L’inizio insieme, l’unione di intenti, la mancanza di visibilità politica, la rottura, la diatriba mediatica per poi fuoriuscire dalla maggioranza ed accomodarsi tra i banchi dell’opposizione.

La notizia ha già scatenato le prime considerazioni negli altri gruppi politici locali.

C’è tanto scetticismo. Mentre la maggioranza Politano adesso ha una collocazione ben definita che le consentirà la possibilità di riproporre una nuova coalizione, magari anche allargata ad ulteriori ingressi, chi vorrà fare alleanze con la Migliore Calabria?

I troppi mal di pancia rischiano infatti di isolarli.

Ad onor del merito pare recuperato il feeling con Roberto Perrotta, un dejavù che potrebbe tornare ancora attuale. Resterà da capire anche se Emira Ciodaro ed Andrea Signorelli avranno voglia di dialogare con il PD Paolano, che a suon di motti quali “la schiena dritta” rompe alleanze come di solito si rompono le uova di Pasqua.

Chi vivrà vedrà, in fondo, come canta Eros Ramazzotti “Il meglio deve ancora venire”.

….Continua….