Di Francesco Maria Storino. Fonte: Gazzetta del sud.
Giuliano Serpa decise proprio qualche tempo dopo dell’omicidio di Tonino Maiorano di collaborare con la giustizia. Era lui l’obiettivo dei killer. Il terreno sotto i piedi, dopo quell’efferato fatto di sangue gli cominciò a mancare: la paura di essere ammazzato, il rimorso che al suo posto fosse finito un innocente collega operaio forestale. Per l’omicidio Tonino Maiorano si sono concluse davanti al Gup di Catanzaro le discussioni del collegio difensivo dei tre imputati nel procedimento per rito abbreviato. Il 2 febbraio si giungerà – dopo eventuali repliche del pubblico ministero – a sentenza. Rischiano l’ergastolo – che è stato invocato dal pm della Direzione distrettuale antimafia – i tre imputati P.L.F., A.P. e R.C.