Ottimizzare l’organizzazione vaccinale anti-Covid in Calabria: è stato il tema centrale della riunione svoltasi stamane tra la struttura commissariale alla Sanità regionale, la Protezione Civile Calabria, i rappresentanti delle Asp e delle Aziende Ospedaliere.
Al centro dell’incontro la volontà di dare un nuovo assetto al sistema dei vaccini contro il Coronavirus, partendo da alcune valutazioni: aver ormai vaccinato l’81% della popolazione calabrese vaccinabile; il bisogno di reintegrare il personale sanitario nel proprio abituale posto di lavoro per migliorare la cura degli assistiti; l’importanza di razionalizzare la spesa pubblica; la necessità di ripristinare la destinazione d’uso di alcuni edifici e, quindi, tornare a vivere, ad esempio, palazzetti dello sport e palestre trasformati in questi mesi in punti vaccinali, che vuol significare anche riprendere le piacevoli abitudini sociali che il Covid ha congelato per un lungo periodo.
Come poter realizzare questo? Attraverso l’ottimizzazione degli hub vaccinali, chiudendo quelli che stanno registrando pochissime somministrazioni da diverse settimane – non giustificando, quindi, l’impiego eccessivo di risorse, soprattutto umane – e rafforzando quelli nevralgici, a partire da lunedì 8 novembre. Le strutture ospedaliere, invece, continueranno ad effettuare le vaccinazioni per i propri assistiti ma non più per l’utenza esterna.
Dieci giorni di tempo, quindi, per poter effettuare una riorganizzazione ottimale che non impatterà sulla regolare somministrazione delle terze dosi.
La proposta avanzata è stata ampiamente discussa con il sistema sanitario regionale.
L’elenco dettagliato degli hub vaccinali che rimarranno aperti e saranno rafforzati verrà essere noto all’inizio della prossima settimana.
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