Nella battaglia contro il Coronavirus nelle corsie degli ospedali, al fianco di dottori, infermieri e operatori socio sanitari, esistono altri “eroi” invisibili, troppo spesso dimenticati dall’opinione pubblica: Gli addetti alle pulizie, i lavoratori dei servizi di guardiania e reception, che svolgono l’importante ruolo di mantenere la pulizia ordinaria dell’ospedale, di sanificare e disinfettare i luoghi infettati ed infetti, di controllare e mantenere ordine agli accessi degli ospedali e dei Pronto soccorso; il tutto con salari spesso molto bassi e con l’angoscia, probabilmente, di non essere mai protetti a sufficienza. Ci siamo mai chiesti, come potrebbero salvare vite umane i medici, in una corsia di ospedale non sanificata? L’emergenza coronavirs, ha spinto gli addetti alla sanificazione, a dover alzare ulteriormente l’asticella. Spesso, coprono turni di 10 ore per garantire la giusta pulizia, di continuo, senza tregua. Anche loro, alla pari degli Eroi, sono in trincea in questa pandemia.

Eppure, spesso lavorano in cooperative e ditte appaltatrici, vengono pagati a singhiozzo. Per poche centinaia di euro. Non bisogna andare troppo indietro con la memoria per ricordare i dipendenti di famose ditte, occupare i tetti dei palazzi del potere, per protestare per un licenziamento ingiusto, o per molte mensilità arretrate nella retribuzione. Una categoria spesso bistrattata. Anche troppo.

E se è vero, che forze dell’ordine, personale sanitario e volontari sono eroi, e stanno dando tutto, ci sono categorie che meritano di esser menzionate: Dagli addetti alle pulizie, passando per i dipendenti dei supermercati, agli operatori ecologici che raccolgono la spazzatura, ma anche i dipendenti delle cooperative comunali, i quali, garantiscono il decoro urbano per poche centinaia di euro (Quando glieli danno)

La lotta al Coronavirus, è diventata una guerra nei confronti di un nemico invisibile, ma i volti di chi la sta combattendo, noi comuni mortali li ricorderemo tutti. Che li ricordino, anche i poteri forti, i politici, i dirigenti, chi muove le fila, chi ha tagliato e ridotto la sanità ( e le sue ramificazioni ) ad un caotico scambio elettorale, e chi ha preferito interessi personali all’erogazione dei servizi. Non può andarci sempre bene, che sia un monito.

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