Di Francesca Lagatta
Ancora guasti, ancora impedimenti e nessuna voglia di salvare il salvabile. Niente di nuovo all‘ospedale di Praia a Mare, se non fosse che a pagarne le conseguenze siano sempre e solo i cittadini.
Stavolta a rompersi è stato l’ecografo in dotazione al reparto di radiologia e pertanto le attività ad esso collegato risultano ferme allo scorso dicembre, così come le prenotazioni. Nonostante le reiterate segnalazioni, esattamente come già accaduto in passato, l’apparecchio rimane in disuso e aggiustarlo diventa un’impresa, anche in situazioni come queste per cui la riparazione costerebbe all’azienda sanitaria poche migliaia di euro. Pare che la ditta, interpellata, abbia fatto sapere che l’intervento comunque non potrebbe essere risolutivo e il motivo è presto detto: lo strumento diagnostico presenterebbe anomalie già da diverso tempo, evidentemente troppo, per essere riparato.
La richiesta di un nuovo ecografo risale ufficialmente al 6 aprile di quasi un anno fa, ma evidentemente nessuno dei vertici della sanità cosentina ne ha tenuto conto. Peccato che lo strumento serva a garantire la rete emergenza/urgenza, servizio imprescindibile per la riattivazione dell’attività ospedaliera a cui la struttura si starebbe nuovamente convertendo, dopo la drammatica chiusura dell’aprile 2012. Anche se ad oggi non esiste alcun documento che lo attesti.