“Per una volta il protagonista di un nostro post non è un animale bensì un essere umano. Per ora definiamolo così, poi se vorrete, ci aiuterete a qualificarlo meglio. Immaginiamo che ieri mattina si sia svegliato, abbia svolto le sue faccende e nel primissimo pomeriggio abbia deciso di recarsi un po’ distante dal centro urbano, vicino a un fiume, nella tranquilla località di Scarcelli del Comune di Fuscaldo (CS). A fargli compagnia c’è Francesco, che si fida ciecamente di lui. E’ una bellissima giornata di sole, il traffico di punta è scemato, c’è chi pranza e chi si gode una “siesta”. Una quiete che viene rotta all’improvviso da lamenti che sembrano lontani. Una signora preoccupata cerca di capire da dove potessero povenire mentre il nostro protagonista è già andato via per godersi il meritato relax dopo aver dato un paio di colpi di accetta in testa a Francesco, averlo chiuso con meticolosa cura in un sacco, per poi lasciarlo vicino al fiume. La signora si imbatte in quel sacco ma deve chiedere aiuto perché l’immagine che le si para davanti è così cruenta che la figlia che era con lei ha subito uno choc tale da provocarle un pianto disperato e convulso. Alle 15.30 circa, Francesco viene soccorso. Il nostro protagonista – che intanto, in totale scioltezza, ha pranzato e ha fatto la pennichella – lo avete certamente incrociato al supermercato a fare un po’ di spesa, gli avete offerto un caffè e magari con lui, domenica scorsa in chiesa, vi siete scambiati un segno di pace anche se poco prima aveva preso a bastonate Giulia e un mese fa aveva già fracassato la testa a Peppino. Torniamo brevemente a Francesco. I due soccorritori, dopo averlo liberato dal sacco, lo hanno condotto in clinica. Un tragitto quasi infinito, accompagnato da guaiti forti e inconsolabili che sono durati finchè il coma farmacologico non gli ha concesso un ultimo momento di pace, prima di quella eterna. Sì perché questa mattina Francesco è morto. Il veterinario appena lo ha visto ieri non aveva dato molte speranze, ma ha fatto di tutto per poterlo salvare. Sicchè ci si era aggrappati alla speranza di un miracolo, magari quello di S.Francesco di Assisi, protettore degli animali. Da qui il suo nome. Sì perché Francesco era un bellissimo cane, simil segugio. Una creatura indifesa che ha subito un’agonia lenta, atroce e ingiusta e la cui morte, causata con crudeltà ed efferatezza, non può lasciare indifferente la nostra comunità né può rimanere vana.Tranquilli: l’essere umano di cui parlavamo è tornato ad essere protagonista, questa volta di una denuncia presentata oggi ai Carabinieri dal Consigliere Comunale di Fuscaldo con delega alla tutela dei diritti animali, Carmine Scrivano, dal volontario che insieme a lui ha soccorso Francesco, dalle volontarie animaliste di Fuscaldo, Annamaria Trotta e Francesca Foti, e da Zampe in salvo. Ringraziamo l’Amministrazione comunale di Fuscaldo per l’attenzione che sta riservando agli animali, cani e gatti in primis, non a chiacchiere ma concretamente con determinazioni che delinenano non solo sensibilità e rispetto per l’ambiente e gli animali, ma anche seria intenzione di reprimere atti criminosi, punire violazioni di legge in materia di corretta detenzione di animali, indirizzare ed educare i propri cittadini e – si spera – anche gli amministratori di altri Comuni. Sappiate che la rabbia per la tragicità dell’evento, da desiderio di provocare con violenza a quest’individuo le stesse sofferenze che ha subito Francesco si è trasformata in qualcosa di costruttivo: ha dato modo ad Aministrazione, volontari e Forze dell’Ordine di manifestare l’intenzione comune di unire le forze per avviare i dovuti controlli su cani di proprietà di cittadini, allevatori e cacciatori. La tua morte non sarà vana, piccolo Francesco”. È quanto denuncia l’associazione Zampe in Salvo.
Orrore sul Tirreno Cosentino. Cane torturato e ucciso. La denuncia di ‘Zampe in Salvo’.
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