Nel corso dell’attività investigativa è emersa anche la disponibilità di armi da fuoco da parte di diversi soggetti monitorati, due dei quali arrestati in flagranza di reato: uno nel marzo 2016, a seguito del rinvenimento di una pistola revolver Smith & Wesson cal.38 con matricola abrasa, di 8 proiettili del medesimo calibro, di 1,6 kg di marijuana e 100 gr. di hashish; l’altro nell’agosto 2017, trovato in possesso di un fucile da caccia cal.12, avente matricola abrasa, con relativo munizionamento, oltre a 1,7 kg. di marijuana, 500 grammi di hashish e 20 grammi di cocaina.
Vano tentativo di occultare le armi
Armi che gli indagati hanno tentato di occultare con particolare attenzione, come comprovato dall’incredibile scoperta effettuata in una perquisizione risalente a novembre 2017. Nel corso dell’attività i carabinieri hanno individuato un foro appositamente realizzato da un pregiudicato nel pavimento del suo appartamento per consentire un diretto collegamento con l’abitazione sottostante, ove gli occupanti (una donna ed il figlio minore, entrambi sottoposti a misura cautelare) avrebbero potuto celare armi e droga in caso di controlli dei carabinieri.
Armi clandestine
In diversi altri episodi, documentati il porto clandestino di pistole perfettamente funzionanti che, come rilevato dalle intercettazioni registrate, “…avrebbe dovuto essere utilizzata per commettere un agguato…”. In particolare, in una circostanza uno degli indagati, nel rivolgersi esplicitamente al suo complice, ha rammentato l’esigenza non solo di muoversi armati, ma di farsi trovare pronti all’azione, con il colpo in canna (“…hai già messo il coso in canna..”, “…e devi girare la pistola con il colpo…”).
Gli stessi soggetti, a riprova della caratura criminale, hanno pianificato anche di utilizzare una pistola per sparare ad un altro malvivente per futili motivi, dicendo con agghiacciante freddezza “..questi quattro na bastano… a bucarci proprio un piede”.
Fonte Cosenza Attualitá, che ringraziamo