Di Maria Lombardo

Tre calabresi sono stati arrestati dalla polizia slovacca nell’ambito dell’inchiesta di Jan Kuciak, il giornalista slovacco ucciso nei giorni scorsi a Bratislava insieme alla compagna.
Nella notte di due gioni fa gli agenti hanno fatto irruzione a casa dell’imprenditore Antonio Vadalà, calabrese da anni trasferito in Slovacchia, del fratello Bruno e del cugino Pietro Catroppa. Kuciak stava indagando sui fondi europei e sembra che stesse per scrivere un articolo un cui accusava i tre di avere rapporti con la ‘ndrangheta e di gestire milioni di euro di fondi comunitari.Vadalà, originario di Melito Porto Salvo, era stato condannato a un anno e sei mesi in Italia per aver favorito la latitanza di Domenico Ventura, boss di ‘ndrangheta ricercato per omicidio. Poi si era trasferito in Slovacchia per lanciare la propria azienda nell’affare energia e agricoltura mettendo le mani sui fondi europei. Per ottener dei fondi ha infatti lanciato un progetto per la produzione di energia da biomasse per 70 milioni ed entra in affari direttamente con Maria Troskova, ex finalista di Miss Mondo 2007, poi funzionaria del ministero dell’Economia e infine consigliera capo del premier Robert Fico. Ieri, dopo lo scandalo, la Troskova si è dimessa dall’incarico.

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