Si era dileguata nel nulla, ma le forze dell’ordine sono riuscite ad identificarla. E’ stata rintracciata in Montenegro Ivana Ivanovic, latitante dopo essersi sottratta al fermo nell’ambito dell’operazione “Galassia” condotta dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Reggio Calabria e dallo Scico con il coordinamento della Dda di Reggio Calabria reggina che aveva portato alla luce, nel novembre scorso, il patto tra le mafie per spartirsi il mercato delle scommesse. L’arresto della donna, a seguito delle indagini dei finanzieri reggini e dello Scico in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, è stato fatto in esecuzione di un mandato di arresto Internazionale emesso dal Tribunale di Reggio Calabria.

L’operazione aveva rilevato l’esistenza di una pluralità di associazioni per delinquere operanti sul territorio nazionale nel settore della raccolta del gioco e delle scommesse con i marchi “Planetwin365”, “Betaland” ed “Enjoybet” le quali sono risultate in rapporto con la ‘ndrangheta. Società che da un lato avevano consentito a quest’ultima di infiltrarsi nella propria rete commerciale e di riciclare gli imponenti proventi illeciti, dall’altro avevano tratto esse stesse significativo supporto per l’ampliamento della propria rete commerciale e per la distribuzione capillare del proprio marchio sul territorio

I lon ragione delle investigazioni svolte e sulla scorta dei gravi elementi indiziari raccolti, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, con proprio provvedimento aveva disposto il fermo nei confronti di 18 soggetti – tra i quali Ivana Ivanovic – , nonché il sequestro preventivo di 23 società estere, 15 imprese operanti sul territorio nazionale, 33 siti nazionali e internazionali, numerosi immobili, automezzi, conti correnti italiani ed esteri e innumerevoli quote societarie per un valore complessivo stimato in oltre 723 milioni di euro.