Le analisi dei tecnici dell’Agenzia fanno emergere la presenza elevata dell’insetticida. Individuato anche fenantrene. Il fenomeno era stato segnalato nella zona antistante il rifugio “Pasquale Cricenti” di Maierato
MAIERATO Pesticidi e fenantrene in quantità elevata nelle acque del lago Angitola. Potrebbero essere queste le cause del fenomeno che ha portato la moria di pesci nell’invaso d’acqua delle colline vibonesi. Ad individuare i veleni i tecnici dell’Arpacal che hanno effettuato le analisi sui campioni prelevati nei giorni scorsi proprio nei punti del lago dove maggiormente si era verificato quel sinistro fenomeno. In particolare da quelle analisi sull’acque superficiali – raccolte nella zona antistante il rifugio “Pasquale Cricenti”, nel comune di Maierato – è emersa una forte concentrazione di para-diclorodifeniltricloroetano (Ddt) e Dde (Dicloro-diclorodifeniletilene). Il primo è un insetticida utilizzato in agricoltura tristemente conosciuto per essere stato vietato da anni per la potente azione dannosa su animali e persone, mentre il secondo ne è un derivato.