I finanzieri del comando provinciale di Catanzaro, su disposizione della Procura di Lamezia Terme, hanno eseguito stamani ordinanze di misure cautelari interdittive emesse dal Gip Emma Sonni nei confronti degli amministratori di un gruppo imprenditoriale lametino operante nel settore dei trasporti su strada. Nell’ambito della stessa operazione, nome in codice Sheffield, è stato anche disposto il sequestro preventivo circa 3,5 milioni di euro, ritenuto il profitto del reato, ed il controllo giudiziario di due società. Destinatari delle misure sei persone, appartenenti al medesimo contesto familiare, amministratori pro tempore di due società con sede nell’area industriale di Lamezia Terme, ai quali i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, insieme al decreto applicativo della misura del controllo giudiziale delle società, hanno anche notificato l’applicazione della misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare attività d’impresa o uffici direttivi di persone giuridiche e di imprese. Si tratta di M.D.A., 30 anni, F.A. (56); M.A. (53); G.A. (31); A.A. (25); M.A. (26).
Dalle indagini, coordinate dal procuratore di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, e dal sostituto Giuseppe Falcone e condotte dalle Fiamme Gialle, è emerso che gli indagati, dal 2016, sottoponevano a condizioni di sfruttamento oltre una settantina di dipendenti approfittando dello stato di bisogno e corrispondendo anche retribuzioni in modo difforme dal contratto collettivo nazionale, inferiori rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato. (ANSA).

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