Un mazzo di fiori lasciato al cancello dell’ingresso iniziale e dei resti di animali in una busta.

È questo il macabro ritrovamento nel cimitero di Amantea nella notte a cavallo tra Sabato e Domenica.

Resti di una gallina
sgozzata e sezionata, frutta e
verdure tagliate a metà, amuleti,
monili e fiori. Ma anche palline di
pane, sigari e sigarette. Simboli di un
rito oscuro e sconosciuto. E un luogo
di ritrovamento – il cimitero che
restituisce un’immagine decisamente
tetra di quanto è potuto accadere
davanti al camposanto di Amantea.
Proprio li, dopo una segnalazione di
alcuni cittadini, la mattina di
domenica scorsa i carabinieri della
locale Stazione hanno rinvenuto –
appoggiati al cancello d’ingresso del
cimitero due confezioni contenenti
oggetti e cose che, forse, potrebbero
far pensare a un rituale di qualche
setta operante in zona.

Tutti messi in
bell’ordine e perfettamente
confezionati all’interno di due grossi
fazzoletti color rosso sangue di cui
uno a sua volta raccolto in un telo
rasato bianco.
Zampe e piume di gallina, così come
la testa mozzata e le ali aperte
dell’animale, e poi diversi oggetti
presenti nelle due confezioni in un
numero esatto, sempre lo stesso:
sette.

Il numero perfetto nell’esoterismo.

Sulla vicenda indagano ora gli organi inquirenti.

Seguiranno aggiornamenti