Ieri sera, 19 agosto, nell’ambito della 32^ edizione del festival internazionale “Festambiente” organizzato da “Legambiente Onlus”, in corso di svolgimento a Ripescia (GR), nella riserva naturale della Maremma, la Questura di Catanzaro ha ricevuto il riconoscimento “Ambiente e Legalità”, con la quale l’associazione intende ogni anno premiare chi si è distinto nel contrasto alla criminalità ambientale.
In particolare, per l’anno in corso, Legambiente ha scelto di assegnare il premio “alla Squadra Mobile e al Commissariato di P.S. di Lamezia Terme della Questura di Catanzaro per il lavoro svolto con particolare efficacia e dedizione nel contrasto alle varie forme di criminalità ambientale con riferimento alle complesse indagini dell’operazione “Rubbish circle”.
La citata operazione di polizia giudiziaria condotta con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia e della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, si era conclusa nel mese di dicembre 2019 con l’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di 20 soggetti ritenuti responsabili dei reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti ed inquinamento ambientale. L’indagine traeva origine dall’individuazione di due diversi siti dove venivano conferiti illegalmente rifiuti provenienti dal Nord Italia e dalla Campania, che invece, formalmente risultavano essere stoccati presso siti del nord Italia. Lo sviluppo dell’attività investigativa aveva fatto emergere un vero e proprio sistema criminale organizzato con due ditte, aventi sede in territorio lametino e bolognese, sottoposte a sequestro preventivo, le quali gestivano in modo illecito la filiera del recupero e dello smaltimento dei rifiuti sversati in territorio lametino. Detta attività illecita aveva realizzato un gravissimo inquinamento ambientale di aree ricadenti nel contesto urbano dei comuni di Lamezia e Gizzeria.
Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato dal presidente di Legambiente Stefano Ciafani e dal presidente di Libera, don Luigi Ciotti e ritirato, in rappresentanza del Questore della provincia di Catanzaro, Mario FINOCCHIARO, da Funzionari della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. Di Lamezia Terme, uffici che avevano condotto le indagini.