Nel pomeriggio del 2 novembre, i Carabinieri di Sant’Eufemia d’Aspromonte sono stati contattati dal 118, dopo che un soggetto, con ferite di arma da fuoco alla gamba, si era recato presso il posto di primo soccorso perdendo molto sangue.
Acquisite le prime informazioni sulle persone coinvolte, i militari hanno ricostruito la dinamica appurando che la vittima era stata minacciata da due uomini, armati di pistola e bastoni, aggredita e infine attinta da un colpo di pistola in prossimità dell’inguine, con aggressione anche nei confronti della moglie della parte lesa. Gli aggressori, peraltro, erano parenti della donna.
L’evento è avvenuto nelle campagne di Melicuccà, su terreni contesi da tempo tra le famiglie coinvolte, oggetto di liti pregresse riguardo i diritti di passaggio e definizione dei confini delle proprietà. Al momento la vittima, ricoverata presso l’ospedale di Reggio Calabria, non è in pericolo di vita, avendo subito lesioni non letali e ciò tuttavia, solo per pura casualità.
È stato ravvisato dai militari infatti, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, un intento particolarmente aggressivonella commissione del reato, tale da configurare la possibilità che l’aggressione potesse concretamente portare alla morte della vittima, circostanza fortunatamente non verificatasi.
I Carabinieri si sono quindi subito messi alla ricerca dei due uomini che, in meno di due ore dall’aggressione, sono stati identificati e individuati presso l’abitazione di uno dei due. Sono stati condotti i dovuti rilievi e, sebbene i due uomini si fossero già cambiati gli abiti tentando quindi di inquinare le prove, l’ausilio della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Reggio Calabria ha consentito di repertare indumenti e cellulari con particolare cura per successive analisi ancor più approfondite. Rilevato quindi anche il possibile pericolo di fuga, i militari, nella tarda serata, hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti dei due uomini che sono stati condotti al carcere di Palmi in attesa della pronuncia dell’Autorità Giudiziaria. A carico di entrambi si potrebbero inoltre ravvisare anche reati di minaccia aggravata, altre lesioni personali, porto e detenzione abusiva di armi.