Riceviamo e Pubblichiamo lo sfogo di un nostro lettore
“Buongiorno vorrei denunciare il comportamento poco professionale o dell’ospedale di Cosenza, nello specifico per la nostra pessima esperienza (specifico che il reparto nel quale eravamo ricoverati non è oncologia, come dal racconto verrebbe dia pensare): Mio padre malato grave di tumore è stato trattato in maniera poco professionale per usare un eufemismo.
Abbiamo visto la noncuranza, l’arroganza dei medici, il loro tentativo di mandarci in un hospis di Cassano allo Ionio senza il nostro consenso, l’aver saputo per vie traverse del fatto che venisse sedato senza che noi sapessimo nulla, facendoci credere che fosse in fin di vita, che fosse il cancro ad addormentarlo.
E cosa più becera e schifosa i loro continui tentativi a scoraggiarci a salire all’ospedale di Siena, dove mio padre era in cura chemioterapica, facendo continuamente terrorismo psicologico, guardandoci con sufficienza mentre ci dicevano “ma che ci andate a fare a Siena?” , come per dire, è morto, poveri illusi, nemmeno lo regge il viaggio….. Ora siamo a Siena, eh sì abbiamo affrontato un viaggio duro, ma ci siamo. E come al solito qui l’ospedale di Cosenza fa veramente una pessima figura. Finalmente hanno medicato le piaghe di mio padre. Ebbene in 10 giorni non hanno MAI e dico MAI medicato una piaga formatasi al cosiddetto osso sacro per chi vuol capire meglio. Gli infermieri di Siena viste le condizioni di papà hanno avuto solo la dolcezza di dire ” Francesco, cosa ti hanno fatto? Come ti hanno trattato ?”
Eliminatii sedativi è lucidissimo come suo solito, stanno facendo qualsiasi tipo di medicinale, nonostante è vero, le sue condizioni non siano ottime, ma almeno a Siena ci provano, tentano la qualsiasi, non li sedano e li lasciano marcire nei letti. I medici non hanno l’arroganza di dire ” ma ha capito che suo padre sta morendo ? Sulla cartella non c’è scritto miracolo” , risposta data SOLO per aver fatto una richiesta di cambiare un drenaggio, non avevano chiesto di salvarlo . Una dottoressa con superbia e ironia ci ha detto di andare a Siena perché sarebbero stati più bravi. Ebbene è vero, sono più bravi e soprattutto sono UMANI . Non è possibile che una città come Cosenza debba avere questo schifo di ospedale. Se non sono in grado di curare, abbiano almeno UMANITÀ. U M A N I T À. “