Quando si tratta di infangare l’immagine della nostra terra, parlando degli aspetti ” negativi ” e strumentalizzandone il contenuto, Tg, organi di stampa, trasmissioni , sono con i fari puntati a 1000.
Anche eventi che non fanno rumore, si trasformano in rombi assordanti.

Ma quando avvengono tragedie in Calabria quando la Calabria , la mia terra , la nostra terra, è colpita da drammatici eventi quali terremoti o alluvioni, cala il silenzio.

Forse, qualcuno ringrazia pure.

Quando le strade sono sostituite da chilometri di fanghi e detriti, quando i sacrifici di una vita sono spazzati via in un niente, quando il sudore si unisce alle lacrime e alla forza tra l’incredulità e la forza di andare avanti, nessuno si ricorda della CALABRIA!

E’ inutile recitare articoli della Costituzione.

Esistono vittime di SERIE A e vittime di SERIE B.

Ma non devono esistere morti di serie a e morti di serie b. Il rispetto verso il prossimo deve essere alla base in una società che vuole ritenersi civile. E’ vergognoso notare e leggere ” festeggiamenti ” – da soggetti posti in sito geografico opposto al nostro – per gli avvenimenti che stanno colpendo , in modo drammatico , la nostra terra.

E alla politica: Non aspettate di togliere morti dalle case o per le strade. La situazione è sotto gli occhi di tutti da anni, macome sempre, dopo la tempesta arriva la quiete. La quiete il cazzo!

Le lacrime del Sud non bagnano, proprio come la pioggia che non fa rumore.

“LA PIOGGIA , IN CALABRIA , NON FA RUMORE “

Damiano Carchedi