𝗦𝗼𝘀𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗼𝘁𝘁𝗼𝗿 𝗖𝗲𝘀𝗮𝗿𝗲𝗼
𝗣𝗶𝗲𝗻𝗼 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗚𝗜𝗟 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗿𝗼𝗰𝘂𝗿𝗮.
La Cgil, a più livelli e da lungo tempo, aveva denunciato “l’inidoneità” del dottor Cesareo a ricoprire incarichi di così delicata responsabilità e, per il suo coinvolgimento in non lontane inchieste di ‘ndrangheta e, per i risultati fallimentari di direzione sanitaria e per l’alone di opacità che circonda da tempo la sua gestione sanitaria sul territorio.
Ancora di più ci ha meravigliato, non molto tempo fa, l’inopportunità dell’ASP di prolungare oltre i limiti pensionistici maturati la sua permanenza nella controversa nomina a direttore dello Spoke dopo la gestione di “confino” nel Presidio di Praia a Mare. I capi di accusa che pendono ora sull’operato del Direttore Sanitario, se confermati in sede di giudizio, evidenziano nella loro gravità lo sciacallaggio che si continua a perpetrare sulla sanità pubblica del territorio. Gravità accentuata dalla fase drammatica di emergenza sanitaria in cui ogni livello di direzione dovrebbe essere teso ad alleviare disagi e preoccupazioni dei cittadini e del mondo del lavoro.
La CGIL tutta, nel sostenere a pieno l’azione di pulizia avviata dalla Procura di Paola e nel seguire con attenzione gli sviluppi dell’inchiesta, anticipa ogni azione, a partire dalla costituzione di parte civile, a tutela dei diritto alla salute dei cittadini del territorio e dei lavoratori della sanità, i cui diritti non possono essere piegati a cosiffatto e inaudito sprezzante uso del bene pubblico.
𝗖𝗚𝗜𝗟 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝘀𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗣𝗼𝗹𝗹𝗶𝗻𝗼 𝗦𝗶𝗯𝗮𝗿𝗶𝘁𝗶𝗱𝗲 𝗧𝗶𝗿𝗿𝗲𝗻𝗼
𝗖𝗚𝗜𝗟 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝘀𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗖𝗼𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮
𝗖𝗚𝗜𝗟 𝗔𝗿𝗲𝗮 𝗔𝗹𝘁𝗼 𝗧𝗶𝗿𝗿𝗲𝗻𝗼 𝗖𝗼𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗼
𝗖𝗮𝗺𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗖𝗚𝗜𝗟 𝗣𝗮𝗼𝗹𝗮