Di Francesco Maria Storino. FONTE: Gazzetta del Sud
Bruciano le colline dei piccoli centri che si inerpicano sull’Appennino paolano. In fiamme ettari ed ettari di macchia mediterranea. Sono ore difficili per i roghi che si stanno sprigionando su più fronti. Le fiamme non concedono tregua. È da ieri sera che è un susseguirsi di interventi da parte delle squadre deputate allo spegnimento. Le lingue di fuoco hanno interessato tra l’altro i comuni di Aiello Calabro, Lago, San Pietro in Amantea e San Lucido. Oltre ai Vigili del Fuoco è in azione in particolare Calabria Verde. Fino all’alba di stamani ha destato preoccupazione anche l’incendio di Grisolia. Le colline sono andate a fuoco anche a Belvedere e Sangineto.
Il sindaco di Aiello Calabro, Luca Lepore, è preoccupato: “Non ci sono parole per descrivere tutto ciò che sta accadendo in queste ore sul nostro territorio”. Il primo cittadino chiede maggiori controlli.
Le fiamme hanno destato preoccupazione a Grisolia in quanto hanno interessato la strada che collega la stazione ferroviaria e il paese minacciando diverse abitazioni. Alcuni alberi sono caduti sulla sede stradale pregiudicando la viabilità. A fuoco anche alcuni tralicci della linea elettrica.
A bruciare non è stata comunque solo la montagna, ma anche le distese di campi e l’erba alta cresciuta accanto ai cigli delle strade periferiche. Manca ancora oggi una chiara visione sulla conservazione del patrimonio boschivo e collinare.
In serata fiamme alte anche tra Amantea e Falerna.