Pene severe, per una morte in corsia, avvenuta nel 2011. I familiari della vittima avevano denunciato presunti casi di malasanità e, accusa e parte accusata sono quindi andati a processo. Ed ecco che, due cardiologi della clinica Sant’Anna Hospital, Alfonso Sciangula e Fabio Mario Fonti, sono stati condannati rispettivamente, a 15 mesi e un anno di reclusione, oltre il pagamento delle spese processuali, nonché il risarcimento del danno cagionato alle costituite parti civili, perché colpevoli della morte di un vigile del fuoco in pensione, Antonio Mauro di Reggio Calabria.
Secondo le motivazioni della sentenza emessa dal giudice, Alfonso Scangula é stato considerato colpevole di condotta negligente ed imprudente.
Fonti é stato, invece, condannato, per non aver tenuto in conto le situazioni di rischio con i connotati di ingravescenza di salute del sig. Mauro, quanto più mirate al versamento cardiaco quale presupposto diretto del rischio da evitare, il tamponamento cardiaco, poi verificatosi.