“Era venuto in Italia un anno fa. La sua ambizione era studiare. E adesso non c’e’ piu’”. Soumbu Jaiteh, e’ il fratello di Souaro, il giovane morto nell’incendio della baracca in cui dormiva, nella tendopoli di San Ferdinando. Soumbu ha gli occhi gonfi e arrossati, segno delle lacrime versate per la morte del fratello. Non ha molta voglia di parlare all’uscita dalla tendopoli.
A fargli forza gli amici del fratello che gli sono vicini. Lui vive a Catania ed e’ arrivato in Calabria dopo avere saputo della tragedia
Hanno un sospetto gli amici di Souaro Jaiteh, il giovane morto nella tendopoli di San Ferdinando. Che l’incendio in cui e’ morto il giovane possa non essere stato accidentale.
“Ieri sera – raccontano due di loro – due persone che vivono nel campo sono venute a cercarlo. Quando e’ stato chiesto loro perche’, hanno risposto: ‘niente, niente’, e se ne sono andati. Poco dopo e’ scoppiato l’incendio”. I loro dubbi i migranti hanno intenzione di manifestarli anche alle forze dell’ordine. “Adesso andiamo a parlare con la polizia” dicono, e se ne vanno.
“Souaro era minorenne, perche’ era fuori dal centro?”. A chiederselo ed a chiederlo ai cronisti sono alcuni amici del giovane morto nell’incendio nella tendopoli di San Ferdinando. Parlando fuori dalla struttura, gli amici della vittima sostengono che il ragazzo avrebbe compiuto 18 anni solo nel gennaio prossimo. Secondo quanto risulta agli investigatori, il giovane era stato ospite del centro Sprar di Gioiosa Ionica fino a venerdi’ scorso. Poi se ne era andato volontariamente.
Fonte Iacchitè.com